Wednesday, August 10, 2005

Fenomeni Estivi

A volte mi chiedo che cosa renda un pezzo di musica pop qualsiasi il tormentone dell'estate. Che cosa faccia di un musicista sconosciuto la stella del momento.

Probabilmente l'unica risposta che potrei dare con un po' di sicurezza è: incidere con un certo margine di anticipo la canzone che diventerà il "soundtrack" della pubblicità Vodafone. E, aggiungerei, meglio se si è un cantante di bella presenza, con quell'aria un po' così, da ragazzo perbene, magari con un passato un po' travagliato (e un manager che ti sa vendere bene).

Un po' come quell'illustre sconosciuto di James Blunt.

Personalmente non sono una che il sabato pomeriggio si incolla alla tv per sorbirsi l'intera puntata di "Top of the Pops" (sigla iniziale e finale e spots inclusi), ma mi incuriosiscono i fenomeni inspiegabili...

Allora ieri, mentre mi davo da fare con i bagagli, ho messo su qualche pezzo dall'album "Back to bedlam".
Sono proprio cose da ascoltare mentre si fa altro. Non certo quelli che richiedono una concentrazione tale da dover sospendere ogni attività e mettersi seduti comodi e chiudere gli occhi... Però un po' si capisce perchè hanno tanto successo.

Quest'atmosfera un po' romantica, proprio da pubblicità Vodafone con il tramonto sul mare, questi strumenti da falò sulla spiaggia, giri ripetitivi, motivi orecchiabili...Canzoni estive, insomma.

Perchè questi pezzi, James Blunt included, non durano più di qualche mese... E uno deve essere bravo: o tenta di replicare l'anno dopo oppure si lancia nella carriera impegnata, rinunciando alla partecipazione al Festivalbar (di solito la prima, anche se di rado funziona).

Beh, a parte la mia solita vena caustica, in fondo, se uno ha voglia di sognare un po' una spiaggia ed un falò, possono andare bene... Ma in quantità modiche.

La cosa che, invece, apprezzo abbastanza sono i testi. Ma quello credo sia solo per chi si prende la briga di leggerli e cercare di capirne il senso. Sono molto "cinematografici", se così si può dire... Descrizioni plausibili, magari un po' autobiografiche, o almeno mi piace pensarla così!

Non ho ascoltato tutto l'album (prima o poi potrei farlo), ma, per ora, la mia "preferita" è "Goodbye my lover".
Questa proprio la salverei... Sembra un po' il primo pezzo di un poeta esordiente...Sì, magari ritmicamente un po' troppo ripetitiva, ma un buon mix di sensazioni, un sapore "dolceamaro" difficile da descrivere...una di quelle canzoni da dedicare o farsi dedicare: non posso che apprezzare il tentativo!...

...e vedere se ho azzeccato le previsioni!

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