Anche l'esame di pneumo è andato. E' andato bene. Anzi, non poteva andare meglio.
La cosa veramente interessante, però, è che ieri mattina ho avuto una premonizione.
Merito del mal di stomaco e di una bustina di tè.
La notte prima dell'esame sono stata poco bene (il che, di per sè, non è proprio di buon auspicio).
Ieri mattina, a colazione, ho optato per il tè al posto del latte. Fin qui niente di strano. Quando, però, ho preso in mano la confezione, l'unica confezione che ho nella credenza (peraltro quasi vuota) dell'ottimo tè alla mela e cannella che ho preso a Praga (uno dei pochi motivi per cui tornerei in una città che non mi è piaciuta un granchè) mi sono soffermata sulla marca stampata sul dorso: "Pickwick".
"Pickwick" come il personaggio di Dickens, come le felpe, come la sindrome delle apnee notturne ostruttive (cfr. post precedente) e come il tè ceco.
A quel punto avevo buona speranza che qualcuno lassù mi avesse voluto così bene da mandarmi un segno. Però non sono scaramentica, perciò ho ripassato tutt'altro prima che arrivasse il mio turno (forse perchè le sleep apnoea erano uno degli argomenti che avevo trovato più facile e interessante).
Quando mi sono seduta davanti al prof. (sono stata l'ultima della sessione) lui, stanco ed annoiato di aver chiesto polmoniti e tubercolosi, enfisema e fibrosi cistica a mezzo mondo, mi guarda e fa: " Dunque, signorina, mi piacerebbe che mi parlasse delle sleep apnoea".
Tripudio.
Ho sciorinato il capitolo dell'Harrison come fosse il 5 maggio.
Fatta.
Al pomeriggio, come ex voto, sono andata in libreria ed ho comprato il libro.
Prometto che lo leggerò il prima possibile.
Mai sfidare la sorte. ;-)
P.S.: se pensate di farmi un regalo e volete che mi piaccia davvero... Trovatemi del tè alla mela e cannella!