Monday, October 31, 2005

Maestro Amore

Ma non sai che non c'è miglior maestro dell'amore? Scherzi, avere una donna innamorata per maestra? Tu lo sai meglio di me, caro: perché si abbia la conoscenza reale e non astratta di una cosa, perché questa cosa divenga veramente nostra, bisogna che la conoscenza divenga sentimento. Finché conosciamo soltanto con l'intelletto, avremo una conoscenza astratta delle cose; chi si appropria delle cose è il sentimento! E dunque? Se tu riesci a rispondere all'amore di questa donna, subito tutta la tua conoscenza del tedesco si vivificherà, diventerà sentimento, vita, che scherzi? Acquisterai subito con l'amore il sentimento della lingua! Diventerà tua, per la vita, quella lingua: tu la vivrai, che scherzi?


[L. Pirandello, Maestro Amore, Amori senza amore]

Voglio una zucca

E' Hallween, sono contenta solo perchè è periodo di zucche.
Anzi, sarei contenta se al supermercato vendessero zucche vere, non di plastica, non di cera, non ornamentali.
Zucche come questa

di quelle che si mangiano, con cui si può fare (si potrebbe) la minestra che aspetto da un anno.
Ma perchè delle feste anglosassoni gli italiani riciclano tutto tranne che la cucina?
Eppure, a mio parere, la pumpkin pie dovrebbe cominciare a spopolare anche nelle pasticcerie valsesiane!

Sunday, October 30, 2005

Nostalgia


Stasera sono un po' malinconica.

Ci sono cose lontane che vorrei rivedere...

...e visto che fisicamente è impossibile, almeno le ammiro dai 12" del mio PB...
Almeno quelle che posso!

Simboli


Il caduceo è costituito da un bastone dotato di due ali, simboleggianti il primato dell’intelligenza che si pone al di sopra della materia per poterla dominare per mezzo dell’intelligenza, e di due rettili che si accoppiano, simbolo della polarità del bene e del male tenuta in equilibrio dal dio che ne controlla la forza, attorcigliati in senso inverso fino alla sommità e posti l’uno di fronte all’altro. In questo intreccio il serpente maschio, di ascendenza solare, è posto a destra, mentre quello femmina, di ascendenza lunare, è posto a sinistra.
Astronomicamente, la testa e la coda dei due rettili rappresentano i punti dell’eclittica in cui il Sole e la Luna si incontrano, quasi in un abbraccio.
Metafisicamente, rappresenta la discesa della materia primordiale nella materia grossolana.
Fisiologicamente, rappresenta le correnti vitali che scorrono nel corpo umano.
Riferito all’Universo, indica la capacità di dominare il caos e di porre ordine in esso, creando armonia tra le diverse tendenze che ruotano intorno all’asse del mondo.
Riferito al corpo umano, indica il potere taumaturgico di colui che è in grado di portare armonia in un organismo malato.
Il caduceo indica pure la capacità di conciliare tra loro gli opposti, creando armonia tra elementi diversi come l’acqua, il fuoco, la terra e l’aria. Per questo motivo ricorre frequentemente anche in alchimia, quale indicazione della sintesi di zolfo e mercurio, oltre che nel simbolismo della farmacopea.
A che cosa è dovuta la presenza dei serpenti sul caduceo? Gli antichi, secondo Plinio, attribuivano al serpente intelligenza e sentimenti particolari e furono grandemente impressionati dalla sua vita misteriosa e sotterranea, dalla sua capacità di secernere veleni mortali e dalla sua velocità, pur essendo privo di arti.
Il termine caduceo deriva dal greco Karkeion (araldo, messaggero) e rappresentava per l’appunto il simbolo di Ermes o Mercurio,messaggero degli dei, che lo esibiva come simbolo per dirimere le liti. Era infatti portato dagli araldi e dagli ambasciatori come simbolo della loro funzione e come emblema della loro inviolabilità personale. Ma prima che a Mercurio, il magico bastone venne attribuito come emblema a Ermete Trismegisto, mitico progenitore dell’arte magica tradizionale, intesa come sintesi del sapere universale in ogni sua applicazione: medicina, legge morale, filosofia, religione, scienze naturali, matematica, etc. Il mito di Ermete risale alla più remota civiltà egizia, ripreso poi dalla mitologia greca che ne trasse il dio Hermes poi divenuto Mercurio con i Romani.
Secondo Virgilio (IV libro dell’Eneide) Apollo donò il caduceo ad Hermes, in cambio della lira; Apollo spesso è però raffigurato con il serpente ed il dio era considerato il padre di Asclepio (Esculapio presso i Romani) dio della Medicina, e di Igea, dea della salute.
Per quale motivo Asclepio dei Greci ed Esculapio dei Romani vengono sempre rappresentati con il serpente, quasi confondendosi a volte con esso? Secondo taluni, il serpente sacro ad Esculapio sta a significare che i malati per guarire debbono costruirsi un corpo nuovo, ossia lasciare l’antica pelle come fanno i rettili ad ogni muta. Altri, pur ammettendo l’idea del ringiovanimento, affermano che gli antichi nutrivano una grande considerazione per il serpente soprattutto per l’acuzie della sua vista e per la sua attenzione, prerogativa richiesta ed indispensabile ai medici. Altri ancora ne esaltano la vigilanza, che deve essere la qualità precipua del medico.
Infatti il caduceo ebbe una valenza medica oltre che morale, rappresentando la salute fisica della persona e al tempo stesso la condotta onesta di chi pratica la nobile arte della medicina.
In conclusione, il caduceo simboleggia l’enigma della complessità umana e delle sue infinite possibilità di sviluppo ed è universalmente riconosciuto come emblema della medicina.

Beh, affascinante!

Rockpolitik

Premetto di non aver ancora visto il nuovo programma di Celentano. Credo che neppure lo vedrò, per il semplice fatto che ho poco tempo (e poca voglia) di guardare la tv.

Ho saputo, d'altra parte, che, giovedì sera, Roberto Benigni, ospite della trasmissione, si è cimentato in un'articolata apologia della libertà di espressione. Con sottile ed evidente riferimento alla trasmissione di Celentano, il "mattatore" ha arricchito il discorso con dotte citazioni filosofico umanistiche, spaziando da Socrate a Voltaire.

Ed è proprio riguardo a Voltaire che nutro qualche perplessità.
Mi va bene tutto, magari in Italia il mondo dell'informazione mediatica non può davvero annoverare l'imparzialità tra le sue caratteristiche perculiari (anche se non sono certa che questo sarebbe veramente necessario), magari il furore e il coinvolgimento alzano i toni, magari Benigni non potrà mai recedere dalla sua posizione un po' "sopra le righe", ma un po' di modus non farebbe mai male...

"Posso non essere affatto d'accordo con la tua idea, ma mi batterò affinchè tu possa esprimerla", diceva giustamente Voltaire. Ma citare Voltaire per difendere il sacrosanto valore della libertà d'espressione del tubo catodico...

Boh, forse sono bacchettona come al solito. Forse Voltaire era così tollerante che avrebbe accettato anche questo accostamento. Forse dovrei imparare da lui.

Saturday, October 29, 2005

Ricerca e diritti d'autore

In questi giorni ho cercato un po' di articoli scientifici su cellule staminali, annessi e connessi.

Ho trovato un sacco di roba, ovviamente.
Peccato che per leggere il formato integrale bisogna pagare.

Il legame tra scienza ed economia è sempre stato evidente. Ed il denaro può essere un grosso incentivo. Ma, troppe volte, è un limite.

Ora mi chiedo, nel campo scientifico dovrebbe avere più peso il diritto d'autore o il galileiano (e non ancora smentito) principio della replicabilità dei risultati di un esperimento?

Credo che se la ricerca fosse un po' più "Open Source", non potremmo che guadagnarci tutti.

Il colore dell'oro

"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
"Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"

"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".

[Il Piccolo Principe, Antoine De Saint Exupèry]


Insomma,

"La bellezza sta negli occhi di chi guarda"

Thursday, October 27, 2005

Anamnesi

Uno studente di Medicina, o una studentessa, nel caso specifico, va a raccogliere la sua prima anamnesi nel reparto di Ortopedia di un grande ospedale milanese.
E uno, o una, nel caso specifico, si aspetta il "solito" ragazzino caduto dal motorino o la "solita" nonnina con la frattura al femore.

E invece ci sono storie che uno, o una, non si aspetta proprio. Ci sono pazienti che ti raccontano le loro storie e ti fanno pensare, ti spingono a chiederti "Chi sono io per entrare nella vita di queste persone? Con che coraggio io, così evidentemente limitata e insopportbilmente inadeguata, potrò chiedere a queste pesone di affidarsi a me?". Eppure alcune persone non aspettano altro. Vogliono che uno, o una, entri nella loro vita. Perchè da soli non ce la fanno.

E non ci si può tirare indietro, nonostante non ci si senta all'altezza.
D'altro canto "non verremo giudicati per i nostri meriti (o per i nostri limiti), ma per quanto avremo amato".

E si può essere inadeguati e limitati in molte cose, come me, ma non nella capacità di dare e ricevere affetto.
Amare porta a superare i propri limiti. Ad essere migliore. A donarsi senza riserve. A tentare l'impossibile.
Ed è solo perchè provo ad amare che non temo che chi mi sta attorno si affidi a me.

Pensieri

"E' impossibile credere e non fare, è logico fare nella misura in cui si crede."


[don Luigi Maria Verzè]

Saturday, October 22, 2005

Kiss the rain II

Mi sono dimenticata di spiegarvi come mai vi consiglio di ascoltare questa canzone.

Da qualche giorno non mi toglievo dalla testa le prime tre righe della seconda strofa. (Chissà perchè proprio quelle lì).

Allora mi è venuto da riflettere sul verbo inglese "to miss", che in italiano possiamo rendere con "mancare" o con "perdere".
Di solito (non sempre), i verbi inglesi coprono aree contestuali molto più ampie rispetto a quelli italiani (forse è anche per questo che l'inglese, molti sostengono, è più facile).

Gli inglesi, dicevamo, dicono "I miss you" (= mi manchi) e "I missed the train" (ho perso il treno).

Questo mi ha indotto a pensare che, sebbene non credo possa esserci alcuna analogia tra "perdere il treno" e sentire la mancanza di qualcuno, "miss the train" può, al contrario, rivelarsi una buona metafora di "to miss somebody".

L'idea di fondo, almeno, mi sembra simile.

Non salire su un treno implica non poter spendere del tempo vicino a qualcuno (o facendo qualcosa) che è importante.
E se la vediamo così, le sensazioni che perdere un treno suscita (a parte la rabbia contro le FS, che sono sempre, ma dico SEMPRE in ritardo quando tu sei in anticipo) è una certa malinconia per ciò che non si può raggiungere.
E questo è reso meglio da "to miss" che dal verbo "perdere".

E poi "perdere" ha un'accezione del tutto univoca e un po' negativa (è vero possiamo dire "perdere il treno" e "mancare la coincidenza" usandoli come sinonimi, ma "sentire la mancanza di qualcuno" e "perdere una persona" non sempre, per fortuna, tendono a coincidere!).
"To miss", viceversa, mantiene, insieme a questa "ambiguità", una sfumatura positiva.

Come se gli inglesi pensassero: "Dopo un treno ce ne è sempre un altro, prima o poi arriverò da chi (o dove) voglio".

File Sharing

Visto che da un po' di tempo posto testi di canzoni che potreste anche non conoscere o non ricordare o voler riascoltare, oggi vi consiglio anche un programma di file sharing molto valido, che potete scaricare gratuitamente: LimeWire.

Ovviamente potete usarne anche altri (tipo, io usavo Kazaa, ma non è un granchè. Se proprio dovete, scaricate Kazaa Lite che è più pulito) e, magari, come primo esercizio, andate a cercarvi questa canzone un po' vecchiotta, ma molto carina...

Buon ascolto!






Kiss The Rain - Billie Myers

Hello
Can you hear me?
Am I gettin' through to you?
Hello
Is it late there?
There's a laughter on the line
Are you sure you're there alone?
Cause I'm tryin' to explain
Somethin's wrong
Ya just don't sound the same
Why don't you, why don't you
Go outside, go outside

Chorus:
Kiss the rain
Whenever you need me
Kiss the rain
Whenever I'm gone, too long.
If your lips
Feel lonely and thirsty
Kiss the rain
And wait for the dawn.
Keep in mind
We're under the same skies
And the nights
As empty for me, as for you
If ya feel
You can't wait till mornin'
Kiss the rain
Kiss the rain
Kiss the rain

Hello
Do you miss me?
I hear you say you do
But not the way I'm missin' you
What's new?
How's the weather?
Is it stormy where you are?
Cause I'm so close but it feels like you're so far
Oh would it mean anything
If you knew what I'm left imagining
In my mind, in my mind
Would you go, would you go
Kiss the rain
And you'd fall over me
Think of me, think of me, think of me, only me

Repeat Chorus

Kiss the rain, kiss the rain
Kiss the rain, kiss the rain
Hello Can ya hear me? Can ya hear me? Can ya hear me?

Friday, October 21, 2005

Pensieri

"Ti amo perchè..." è una frase sbagliata, credo.

Non si ama perchè.

Si ama. Punto.

Gusti

Fino a poco tempo fa si sapeva che le papille gustative potevano percepire solo quattro gusti: dolce, amaro, aspro e salato.
I sapori, in realtà, sono una rielaborazione di stimoli diversi (sapori, profumi, sensazioni tattili ecc...) operata a livello della corteccia celebrale.

Di recente si è scoperto che, sulla nostra lingua, c'è un quinto recettore, "umami", sensibile allo stimolo dei sali di triptofano, componente predominante della cucina cinese e giapponese.

Non che vada matta per la cucina orientale, ma, personalmente, non penso di saper distinguere il sapore dei sali di triptofano. E non so se possa essermi utile...
Misteri dell'evoluzione.

Wednesday, October 19, 2005

La FAO compie 60 anni

Celebrazioni per i 60 anni della FAO a Roma.

Che cosa c'è poi da commemorare?!?

Io festeggerò quando e se la FAO mai sparirà, insieme alla fame nel mondo.

Monday, October 17, 2005

Musica è

Perchè una melodia suscita in noi certe sensazioni e non altre?
Che cosa ci fa dire definire malinconico una certa sequenza di note?
Forse è solo questione di tonalità, di scale, di successione di toni e semitoni?

In fondo tutto si riduce ad onde, compressioni e decompressioni di aria e ancora vibrazioni di ossa e membrane e impulsi elettrici e...

E che cosa?

Non lo so, forse nessuno lo sa chiaramente.

Ma questo non cambia nulla: la cosa importante è che la musica, qualunque cosa crediate sia, è un linguaggio universale di comunicazione.

Chi padroneggia uno strumento musicale, chi sa plasmare discorsi, frasi, parole attraverso le note ha potere sull'anima delle persone...Forse non di tutte le persone...Sicuramente sulla mia.

Memoria

La memoria, penso, è una delle funzioni più affascinanti della mente umana.
E' una risorsa praticamente inesauribile di tempi, luoghi, situazioni, persone e relazioni.
E' il collegamento che permane con ciò che siamo stati, con ciò e, ben più importante, con chi ha contribuito a renderci come siamo ora.
Ci può fare apprezzare, in qualunque momento, l'importanza che qualcuno o qualcosa, una situazione o una relazione, riveste nella nostra esistenza. Ci fa sentire circondati, coccolati...
E ci dà la voglia di guardare avanti, di vivere alla grande, di continuare ad aggiungere ricordi "di valore" alla nostra esistenza.
Perchè la memoria conserva solo le "perle davvero preziose" della nostra esistenza, ci spinge ad amarle, a custodirle, ma anche a coltivarle.

L'amore per il passato non può non essere unito alla passione per il domani.

Sunday, October 16, 2005

Primarie

Siamo dunque giunti al 16 ottobre, data fissata per le primarie del centrosinistra.
E sebbene non mi senta direttamente coinvolta, beh, un po' di curiosità (senza eccedere) non manca. Dunque, seguirò gli sviluppi.

Saturday, October 15, 2005

NeoOffice

Ce l'ho fatta!

Da questo momento abbandono ufficialmente Microsoft Office per lanciarmi nel mondo dell'Open Source.

Dopo aver tentato di installare OpenOffice senza risultato (problemi di memoria HD), ho optato per NeoOffice, che, tra l'altro, non richiede l'installazione di X11 (ho installato XDarwin, nel caso mi servisse in futuro).

Insomma, un passo in avanti non indifferente per una matricoletta dell'informatica come me!

Iris

Una delle cose positive della radio, forse una delle poche che mi spinge, ogni tanto, ad accenderla mentre guido è che a volte passano delle canzoni "di archivio", che una volta erano nella "top ten" ed ora sono quasi dimenticate. Ma che sono sempre piacevoli da sentire.
Stamattina ne ho sentita una che ho sempre trovato molto carina.
Allora la metto qui. Magari ve la ricordte.



IRIS
Goo Goo Dolls


And I’d give up forever to touch you
‘cause I know that you feel me somehow
you are the closest to heaven that I’ll ever been
and I don’t wanna go home right now.
And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
And sooner or later it’s over
I just don’t wanna miss you tonight.



And I don’t want the world to see me
‘cause I don’t think that they’d understand
when everything made to be broken
I just want you to know who I am.



And you can’t fight the tears that ain’t coming
Or the moment of truth in your lies
When everything feels like the movies
And you bleed just to know you’re alive



And I don’t want the world to see me
‘cause I don’t think that they’d understand
when everything made to be broken
I just want you to know who I am.

Friday, October 14, 2005

Se mi va male...

...nella malaugurata ipotesi in cui non riuscissi a laurearmi in Medicina, voglio diventare come lui...
Titolo di studio a parte, ma sigaro incluso!:-)

Thursday, October 13, 2005

Ingegneria...

Chi l'avrebbe detto che iscrivendomi alla Facoltà di Medicina mi sarebbe capitata l'occasione di sentirmi un po' Ingegnere?

Sì, perchè, certe volte, i confini tra Medicina ed Ingegneria, per fortuna, diventano un po' labili, i campi si compenetrano e nascono cose interessanti.

Come il corso elettivo che spero di poter frequentare (40 posti per qualche centinaio di studenti, ma non drammatizzerei...):
"Ingegneria dei tessuti: applicazioni ortopediche".

Perchè ad una studentessa di Medicina dovrebbe interessare l'Ingegneria?

a. Perchè a me potrebbe anche non interessare (non è così, ma supponiamo), ma ad un mio futuro paziente potrebbe essere molto utile.
b. Perchè bisogna allargare gli orizzonti, riuscire a vedere nuove prospettive, non vivere a "compartimenti stagni".
c. Perchè mi sono innamorata dei laboratori e non posso perdere l'occasione di tornarci.
d. Perchè il Prof. merita (da diversi punti di vista).
e. Perchè in fondo non posso rinnegare la mia indole: in fondo l'Ingegneria, la Fisica, la Matematica mi hanno sempre affascinato.

Insomma, tra una settimana sapremo come andrà a finire.

Ambiguità

Antonio Socci è un personaggio controverso.
Di cui ho difficoltà ad avere un'opinione univoca.
A volte le idee espresse nei suoi articoli sono così opinabili che viene da chiedersi se davvero ci accomuni una stessa fede.
In quei casi posso solo apprezzarne la schiettezza ed il coraggio.
Probabilmente è un problema di comunicazione, di limiti e fraintendimenti della parola scritta...
Anche perchè, altre volte, i suoi articoli danno voce ai miei pensieri.
Come stamattina.

12 ottobre

Purtroppo ieri non ho avuto tempo di dedicare neppure un paio di righe a questa data epocale. Ora tento di rimediare.

Innanzitutto, dobbiamo ricordare che 113 (e un giorno) anni fa il "vecchio mondo occidentale" si è accorto di non essere davvero così occidentale, che la Cina è meno vicina di quanto si pensasse ed una serie di altre considerazioni geo-politico-sociali di estrema rilevanza.
E per quanto l'argomento sia spinoso e controverso, sono tra quelli che vorrebbe ringraziare di persona quell'italiano che 113 (e un giorno) anni fa ha scoperto l'America.

Poi non posso assolutamente dimenticare che ieri, 12 ottobre, abbiamo festeggiato il ventunesimo compleanno della mia amica (nonchè coinquilina) Chiara.
La cui nascita, attualmente, non ha avuto le conseguenze della scoperta del Nuovo Mondo. Forse non le avrà mai (non si può mai sapere, però), per la maggior parte degli abitanti del globo. Meno me.

AUGURI CHIARA!

ERRATA CORRIGE: ovviamente, tutti i miei attenti lettori si sono accorti (grazie della segnalazione) o si accorgeranno della castroneria che ho scritto e che devo assolutamente correggere. 2005-1492= 513 e non 113, come appare nel post.
Perciò, scusatemi per il lapsus freudiano (il fascino della divisa gioca sempre brutti scherzi...)!

Tuesday, October 11, 2005

Programmi per il fine settimana

AVVERTENZA: cliccate il link solo se:
a. Vi interessa l'anatomia del "vostro" cuore.
b. Non siete particolarmente sensibili a cose tipo bisturi, forbici e un po' di sangue.
c. Non siete animalisti sfegatati. (Mi spiace per quanti so che fanno parte della categoria)

Questo è il programma per il mio fine settimana.

Un po' creuento, ma esaltante, direi.

Sunday, October 09, 2005

Il laureato - remake -

Notizia appresa oggi dal giornale.
Non ho mai visto l'originale, ma dicono che merita.
Per questo il remake mi lascia perplessa.

Cartoni


Continuando il filone (iniziato un po' di tempo addietro) delle cose che preferisco, oggi lascierei un po' di spazio al mio lato infantile. Parliamo di cartoni animati.

Oggi, dopo il tg, sullo schermo del mio televisore è apparsa questa invitante scritta: "Asterix e la Grande Guerra". Uno dei pochi cartoni della serie che mancano all'appello (peccato per il Sistema Circolatorio che mi chiama dalla scrivania...).

Comunque non posso fare a meno di dedicare un post ad uno dei beniamini della mia infanzia, uno di quei cartoni per cui avrei sospeso ogni attività, uno di quelli che avrei rivisto (e riletto) a ripetizione...
Asterix è sempre stato uno dei miei cartoni preferiti. E' proprio troppo carino.
Il mio preferito è Panoramix.

Spero che nessuno, in futuro, mi venga a dire (come hanno già fatto per i Puffi), che è un prodotto dell'intelligence russa per diffondere il comunismo in occidente. Non reggerei il colpo.
Ma non credo, Asterix è un cartone troppo poco popolare.

Per ora posso stare tranquilla.

Saturday, October 08, 2005

A volte ritornano

Stasera avevo proprio voglia di rileggere questo racconto.
Sono fatta così, amo quella che svevo definirebbe "rievocazione sentimentale del passato".
Lo metto qui, comunque, così potete leggerlo e io so sempre dove trovarlo.
Perchè ci sono cose che vale sempre la pena rileggere.


IL GUIDATORE NOTTURNO  —  Italo Calvino

M'accorgo che correndo verso Y ciò che più desidero non è trovare Y al termine della mia corsa: voglio che sia Y a correre verso di me, è questa la risposta di cui ho bisogno, cioè ho bisogno che lei sappia che io sto correndo verso di lei ma nello stesso tempo ho bisogno di sapere che lei sta correndo verso di me. L'unico pensiero che mi conforta è pure quello che mi tormenta di più: il pensiero che se in questo momento Y sta correndo in direzione di A, anche lei ogni volta che vedrà i fari di un'auto in corsa verso B si domanderà se sono io che corro verso di lei, e desidererà che sia io, e non potrà mai esserne sicura. Ora due macchine che vanno in direzioni opposte si sono trovate per un secondo affiancate, una vampata ha illuminato le gocce della pioggia e il rumore dei motori s'è fuso come in un brusco soffio di vento: forse eravamo noi, ossia è certo che io ero io, se ciò significa qualcosa, e l'altra poteva essere lei, cioè quella che io voglio sia lei, il segno di lei in cui voglio riconoscerla, sebbene sia proprio il segno stesso che me la rende irriconoscibile. Correre sull'autostrada è l'unico modo che ci resta, a me e a lei, per esprimere quello che abbiamo da dirci, ma non possiamo comunicarlo né riceverne comunicazione finché stiamo correndo.

Certo mi sono messo al volante per arrivare da lei al più presto; ma più vado avanti più mi rendo conto che il momento dell'arrivo non è il vero fine della mia corsa. Il nostro incontro, con tutti i particolari inessenziali che la scena d'un incontro comporta, la minuta rete di sensazioni e significati e ricordi che mi si dispiegherebbe davanti - la stanza con il philodendron, la lampada d'opaline, gli orecchini -, e le cose che direi, alcune delle quali di sicuro sbagliate o equivocabili, e le cose che lei direbbe, in qualche misura certamente stonate o non quelle comunque che io m'aspetto, e tutto il rotolio di conseguenze imprevedibili che ogni gesto e ogni parola comporta, solleverebbero attorno alle cose che abbiamo da dirci, o meglio che vogliamo sentirci dire, una nuvola di brusio tale che la comunicazione già difficile al telefono risulterebbe ancora più disturbata, soffocata, sepolta come sotto una valanga di sabbia. E' per questo che ho sentito il bisogno, anziché continuare a parlare, di trasformare le cose da dire in un cono di luce lanciato a centoquaranta all'ora, di trasformare me stesso in questo cono di luce che si muove sull'autostrada, perché è certo che un segnale così può essere ricevuto e compreso da lei senza perdersi nel disordine equivoco delle vibrazioni secondarie, così come io per ricevere e comprendere le cose che lei ha da dirmi vorrei che non fossero altro (anzi, vorrei che lei non fosse altro) che questo cono di luce che vedo avanzare sull'autostrada a una velocità (dico così, a occhio) di centodieci-centoventi. Ciò che conta è comunicare l'indispensabile lasciando perdere tutto il superfluo, ridurre noi stessi a comunicazione essenziale, a segnale luminoso che si muove in una data direzione, abolendo la complessità delle nostre persone e situazioni ed espressioni facciali, lasciandole nella scatola d'ombra che i fari si portano dietro e nascondono. La Y che io amo in realtà è quel fascio di raggi luminosi in movimento, e tutto il resto di lei può rimanere implicito; e il me stesso che lei può amare, il me stesso che ha il potere d'entrare in quel circuito d'esaltazione che è la sua vita affettiva, è il lampeggio di questo sorpasso che sto, per amor suo e non senza qualche rischio, tentando. […]

Terenzio docet

Oggi ho passato un ameno pomeriggio di studio. Istologia.

Dalle 18,45 alle 19,00 ho concluso con una dettagliata descrizione dell'apparato pilosebaceo. Voi non so se immaginate quanto possa essere complessa la struttura di un follicolo pilifero. C'è quasi una pagina e mezza sul mio libro, piena di nomi di strutture, annessi e connessi...

Beh, alla fine mi è venuto da chiedermi perchè un'aspirante medico debba sapere quanti strati ha la guaina interna del suddetto. Se sia proprio necessario sapere che ci sia una guaina interna. Se sia indispensabile studiare gli annessi cutanei.

Allora, una vocina ha eccheggiato nella mia testa (echeggiare è proprio un verbo un po' infelice in questo contesto!):

"Homo sum, nihil humanum mihi alienum est"
[Heautontimoroumenos, v.77]

Boicottare Microsoft

Messanger sarà, spero, l'ultimo programma Microsoft installato sul mio portatile (anche perchè è gratuito).

E visto che il Test Drive di Office 2004 scade tra una ventina di giorni, ho pensato di scaricare e provare la compatibilità tra le sue applicazioni e quelle di Open Office.

Perchè non ho voglia di comprare il pacchetto e preferirei evitare i sotterfugi.

Esistono diverse alternative Open Source (meno male!!), perciò tanto vale provare ad usarle.

Ho venti giorni. Poi si vedrà.

EDIT 09.10.2005: in realtà mi sa che ho parlato troppo presto. Perchè, nonostante abbia un nuovo laptop, un nuovo OS e abbia imparato una sacco di cose in poco tempo, l'informatica rimane sempre un mondo misterioso ed un po' inquietante.
Per installare Openoffice dovrei perderci davvero le nottate.
E poi, una principiante che smanetta su un PB nuovo è davvero un pericolo... Mi sa che dovrò accontentarmi... Per ora ;-)!

Friday, October 07, 2005

Le conseguenze dell'amore

Ieri sera ho apprezzato le qualità di riproduzione del mio PB, guardando questo film.

Bello, ma proprio tanto bello.

Non è che avessi molti dubbi, il mio "spacciatore ufficiale" è un uomo di fiducia.
Però, sapete, "de gustibus", a volte...
Beh, non è questo il caso.

Ottimo film, per tanti motivi.

Primo, per le scelte stilistiche: ragionate, mai banali, molto più "teatrali" che "cinematografiche".

E poi per la trama.
Che chissenefrega del ritmo, un po' altalenante, degli effetti speciali, praticamente inesistenti, e di tutti i canoni hollywoodiani...
La segui fino alla fine, non ci sono intervalli. E ti lascia quella sensazione indefinita, ma piacevole...

Eros e Thanatos.
Quando si trova il modo di metterli insieme, non deludono mai.

Thursday, October 06, 2005

Avevo detto...

Avevo detto che non avrei fatto più acquisti... In realtà oggi mi sono ricordata che al mio PB manca ancora un "vestitino"... E sta venendo piuttosto freddo...

Allora sono andata sul sito Apple oltre alla custodia (a me piace la Crumlper argento, ma per il 12" non c'è :-() adesso ho voglia di comprare un pacco di cose...

Any advice?

Tipi

Oggi salgo in metro, mi siedo, alzo gli occhi e vedo di fronte a me un uomo sulla sessantina. Un uomo comune, più che comune, uno "comunemente trasandato", direi.

Mocassini scamosciati, calzini grigi un po' raggomitolati, jeans con il risvolto, felpa Reebok tipo quelle prese coi punti delle merendino, giacca a vento imbottita, smanicata, rossa, come quelle dei meccanici. Per completare il tutto, cartella con tracolla, sintetica nera, di quelle che regalano quando ordini qualcosa per posta.

Legge un libro. Un libricino consunto.

Sono curiosa. Guardo il titolo.

Ma chi avrebbe mai detto che un tipo così potesse interessarsi di "Principi di calcolo differenziale ed integrale"?

...Dovermi ricredere è stata una sensazione piacevole...
Altro che tipo "comunemente trasandato"!

Lo sapevate che...

...Il 70% della polvere di casa vostra è costituita dalle cellule che si sono distaccate dalla vostra pelle?

Insomma, la polvere è una conseguenza della vostra sopravvivenza... Ditelo alla mamma, quando vi dice di pulire la cameretta!

Wednesday, October 05, 2005

Noi

Noi è il pronome personale che mi piace di più, per una serie di ragioni:

a. Non è egocentrico nè egoista.
b. Indica la chiara consapevolevolezza di essere "animali sociali".
b. Fa sentire la gente a proprio agio.
c. Indica interesse e partecipazione.
d. Spinge le persone a collaborare.

Proprio tre lettere speciali.

N.B.: la riflessione è stata liberamente ispirata dall'esclamazione del mio Prof. di Morfologia: "Un giorno scopriremo...".

Monday, October 03, 2005

Acquisti e risparmi

Ieri ho categoricamente concluso la serie di acquisti più futili che utili dell'anno. Da oggi si risparmia, perchè nel lungo ponte di S.Ambrogio voglio regalarmi un viaggetto...

Tipo shopping di Natale a Londra??

Si ricomincia!!!

Primo giorno di lezione.

4 ore di Anatomia. Bellissimo.

E non importa se in un semestre farò tutta l'Anatomia, l'Istologia, la Neuroanatomia e la Patologia dell'Apparato Locomotore. Non importa se ho un orario massacrante, se sarà faticoso: sto studiando Medicina, sto facendo quello che ho sempre desiderato.

Non vedo l'ora di mettermi sui libri.

Back to Milan

Ieri, domenica 2 ottobre, io e le mie coinquiline abbiamo ufficialmente preso possesso del nostro nuovo appartamento milanese.

Carino, carinissimo... Peccato che non ci ciano i mobili! Siamo attualmente in possesso di quattro letti, un tavolo, 8 sedie, 2 piastre elettriche e un mobiletto del bagno...

Viviamo accampate, dunque, ma per la prima volta dopo 5 settimane a Milano non ho dormito da sola... E sono felicissima!

Sunday, October 02, 2005

MPlayerOsXB8r5

Sono molto fiera di me!

Finalmente, all'alba della una di domenica 2 ottobre, ho risolto il problema riproduzione DviX e DVD su OS X. Basta scaricare questo fantastico programma. Ancora una volta... Grazie Google!

P.S: se non fosse che ho sei ore di sonno prima che la sveglia suoni, lo guarderei anche un bel film in notturna... Tanto son tre ore che dico, "Faccio questa cosuccia e poi vado a nanna..."

Saturday, October 01, 2005

Secondo anno

Lunedì comincio ufficialmente il secondo anno di Medicina.
E non vedo l'ora. Non vedo l'ora anche di finirlo.
Insomma, sono proprio contenta.

Domani trasferisco un po' di me nel nuovo appartamento che condividerò con Vale, Vale e Chiara.
Qualcuno riesce a fare stare tutto in un cartone (con qualche stratagemma). Io sono più ingombrante: mi serve tutto il baule della macchina del papà.

Auguri nonni! (?!)

Domani, 2 ottobre, si celebra la prima festa dei nonni.
Per me è un giorno come gli altri.
Ai nonni si dovrebbe fare sempre festa.

Pensieri

Non c'è niente di più commuovente, niente di più straordinario che sentirsi amati senza capirne la ragione.
Quando ci accorgiamo di essere amati senza un perchè, non possiamo far altro che amare a nostra volta.

Meglio tardi che mai

Questo è il mio primo post scritto con il mio nuovo PB...
E' stato abbastanza faticoso riuscire ad ottenere la connessione ADSL.
Ho cambiato il mio modem. Ora ne ho uno che assomiglia alla Enterprise, rossonero, della Pirelli (preferivo la classica scatoletta grigina, si intonava anche meglio al laptop).
Il cd autoinstallante non è per nulla autoinstallante. Ho proceduto manualmente...
Però ne è valsa la pena. Navigare con Safari (il nuovo browser per Os X) è tutta un'altra cosa...

Ora tento di installare gli aggiornamenti per Quicktime. Perchè certi formati non sono ancora supportati...

Mi sto consumando davanti al computer... Non l'avrei mai immaginato...