Monday, August 28, 2006
Sunday, August 27, 2006
Senza Titolo
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.
~ Pedro Salinas ~
Mixer
Ho 5 giorni per imparare ad usare un mixer. Anzi, ho soltanto le prove di domani sera e lo spettacolo venerdì. Non mi sembra un'idea tanto brillante avere accettato...
Thursday, August 24, 2006
Brand New
Eccomi di ritorno... Potrei dire tante cose riguardo a questi giorni trascorsi a Lourdes... Scelgo la sola cosa veramente significativa. SONO FELICE.
Thursday, August 17, 2006
Central do Brasil
A me queso commento sembra un po' eccessivo... Però magari mi sbaglio. pernso rivedrò il film una seconda volta.
Volevo solo dormirle addosso
Un film strano. Che un po' finisce come ci si aspetta. Ma anche un po' no.
Però Pasotti è sempre piacevole.
Però Pasotti è sempre piacevole.
Wednesday, August 16, 2006
Tuesday, August 15, 2006
Back from Prague
Finalmente sono tornata e mi sono rimessa in carreggiata...
Nel complesso è stata una vacanza molto soddisfacente, a parte qualche "piccolo" inconveniente... (giusto perchè se in vacanza non mi accompagna un po' di sfiga non sono contenta).
Beh, meglio parlare di Praga.
Ecco una piccola Hit Parade.
Da non perdere I:
a. Il castello e la cattedrale di San Vito
b. Il lager di Terezìn (che è ad un'oretta di macchina)
c. Gli artisti su Ponte Carlo
Da non perdere II:
a. Una pinta a 28 Kc (meno di un euro)
b. Il the alla mela e cannella
c. La salsa al rafano
Momenti indimenticabili:
a. Una discettazione sul labirinto uditivo (da parte della sottoscritta) per motivare l'equilibrio precario dopo 2 pinte
b. Un rischio di scomunica per aver riso in una chiesa
c. Andare a casaccio, seguendo le guglie, per trovare il castello
Frasi celebri:
Comunque merita... ora vi posto qualche foto.
Nel complesso è stata una vacanza molto soddisfacente, a parte qualche "piccolo" inconveniente... (giusto perchè se in vacanza non mi accompagna un po' di sfiga non sono contenta).
Beh, meglio parlare di Praga.
Ecco una piccola Hit Parade.
Da non perdere I:
a. Il castello e la cattedrale di San Vito
b. Il lager di Terezìn (che è ad un'oretta di macchina)
c. Gli artisti su Ponte Carlo
Da non perdere II:
a. Una pinta a 28 Kc (meno di un euro)
b. Il the alla mela e cannella
c. La salsa al rafano
Momenti indimenticabili:
a. Una discettazione sul labirinto uditivo (da parte della sottoscritta) per motivare l'equilibrio precario dopo 2 pinte
b. Un rischio di scomunica per aver riso in una chiesa
c. Andare a casaccio, seguendo le guglie, per trovare il castello
Frasi celebri:
"Paese che vai, caffè che trovi"(Marta)
Comunque merita... ora vi posto qualche foto.
Saturday, August 05, 2006
Le origini della religione
Anche io credo di non aver capito...
E' estremamente difficile scrivere di argomenti complessi, parlare di fede è quasi impossibile, ma ci proviamo lo stesso.
Non so se quello che sto per dire chiarificherà le cose, ma tant'è.
Credere, diciamo l'essere cristiana, che è la sola di cui posso parlare, è amare.
Se ti guardi intorno, se pensi a quanti matrimoni vanno a monte, a quante coppie litigano e si lasciano ogni giorno, a quante volte ti sei innamorato e quante volte hai lasciato o sei stato lasciato o, semplicemente, hai sofferto...
Beh, razionalmente, a me verrebbe da pensare che non valga la pena amare qualcuno.
Eppure amiamo. Si corre il rischio, perchè non possiamo vivere altrimenti.
E non serve starci a pensare molto su. O si ama o non si ama e, prima o poi, lo si percepisce chiaramente.
Non servono manuali per amare. Si prova, si sbaglia, si rimedia, si vive...
Si comprende, cioè si "prende con sè" un sentimento che non riusciamo a razionalizzare, ma che sappiamo sperimentare e far crescere.
Quello che fa il cristiano è cercare di amare. Non una persona in particolare (non solo), non poche, ma tutti, senza sè e senza ma. Non l'umanità, ma ciascun uomo in particolare.
L'obiezione che muovi è più che legittima: non sembra che le "istituzioni" mostrino questo.
Neppure io, nonostante mi dica cristiana, lo faccio. Perchè sono molto, molto limitata e piena di difetti e costantemente in divenire.
Ad amare si impara, sbagliando e vivendo, ma questo l'ho già detto.
Come si impara? Da chi?
Si impara dal rapporto con una persona in carne ed ossa (sebbene vissuta 2000 anni fa). Il cuore del cristianesimo è il rapporto intimo con Dio, con una persona concreta, reale. E questo non si può spiegare, lo si può solo sperimentare (come, del resto, il rapporto con qualunque persona: quali sono le basi razionali di un'amicizia? Per me non esiste vero sentimento che nasca da un ragionamento).
Tutto questo a patto che si creda che un rapporto personale con Qualcuno che non si vede sia possibile. E' l'unica cosa che viene chiesta. Credere a Chi (non a ciò, ma a Chi) non si vede.
Non è necessariamente una convinzione innata, anzi, la vera fede è una scelta...E si sceglie ogni giorno, ogni secondo. E si può sempre cambiare idea. Non è una condizione ineluttabile, dovuta al contesto socio culturale in cui uno vive.
Non è genetica.
E' una scommessa. Su Qualcuno che non si conosce fino a quando non si decide di farlo. Che cosa si guadagna?
Molti risponderebbero un senso all'esistenza o la felicità o la certezza di una vita dopo la morte.
Io ho guadagnato la libertà di di amare anche quando tutto, intorno, mi dice di lasciare perdere. Ho semplicemente assecondato la mia natura: non posso vivere senza voler bene. Ho scommesso e non sono delusa.
Non posso spiegare le ragioni per cui si scommette. Si può, al limite, a posteriori,
valutare razionalmente la validità, la forza della propria scelta.
E' estremamente difficile scrivere di argomenti complessi, parlare di fede è quasi impossibile, ma ci proviamo lo stesso.
Non so se quello che sto per dire chiarificherà le cose, ma tant'è.
Credere, diciamo l'essere cristiana, che è la sola di cui posso parlare, è amare.
Se ti guardi intorno, se pensi a quanti matrimoni vanno a monte, a quante coppie litigano e si lasciano ogni giorno, a quante volte ti sei innamorato e quante volte hai lasciato o sei stato lasciato o, semplicemente, hai sofferto...
Beh, razionalmente, a me verrebbe da pensare che non valga la pena amare qualcuno.
Eppure amiamo. Si corre il rischio, perchè non possiamo vivere altrimenti.
E non serve starci a pensare molto su. O si ama o non si ama e, prima o poi, lo si percepisce chiaramente.
Non servono manuali per amare. Si prova, si sbaglia, si rimedia, si vive...
Si comprende, cioè si "prende con sè" un sentimento che non riusciamo a razionalizzare, ma che sappiamo sperimentare e far crescere.
Quello che fa il cristiano è cercare di amare. Non una persona in particolare (non solo), non poche, ma tutti, senza sè e senza ma. Non l'umanità, ma ciascun uomo in particolare.
L'obiezione che muovi è più che legittima: non sembra che le "istituzioni" mostrino questo.
Neppure io, nonostante mi dica cristiana, lo faccio. Perchè sono molto, molto limitata e piena di difetti e costantemente in divenire.
Ad amare si impara, sbagliando e vivendo, ma questo l'ho già detto.
Come si impara? Da chi?
Si impara dal rapporto con una persona in carne ed ossa (sebbene vissuta 2000 anni fa). Il cuore del cristianesimo è il rapporto intimo con Dio, con una persona concreta, reale. E questo non si può spiegare, lo si può solo sperimentare (come, del resto, il rapporto con qualunque persona: quali sono le basi razionali di un'amicizia? Per me non esiste vero sentimento che nasca da un ragionamento).
Tutto questo a patto che si creda che un rapporto personale con Qualcuno che non si vede sia possibile. E' l'unica cosa che viene chiesta. Credere a Chi (non a ciò, ma a Chi) non si vede.
Non è necessariamente una convinzione innata, anzi, la vera fede è una scelta...E si sceglie ogni giorno, ogni secondo. E si può sempre cambiare idea. Non è una condizione ineluttabile, dovuta al contesto socio culturale in cui uno vive.
Non è genetica.
E' una scommessa. Su Qualcuno che non si conosce fino a quando non si decide di farlo. Che cosa si guadagna?
Molti risponderebbero un senso all'esistenza o la felicità o la certezza di una vita dopo la morte.
Io ho guadagnato la libertà di di amare anche quando tutto, intorno, mi dice di lasciare perdere. Ho semplicemente assecondato la mia natura: non posso vivere senza voler bene. Ho scommesso e non sono delusa.
Non posso spiegare le ragioni per cui si scommette. Si può, al limite, a posteriori,
valutare razionalmente la validità, la forza della propria scelta.
Rewind
364 giorni, 11 ore e qualche minuto fa circa, in una sera di mezz'estate, in un contesto un po' paradossale, ho detto la frase più importante di tutto l'anno.
Vorrei tornare indietro. Oppure poter mettere quei 30" a ripetizione...
Vorrei tornare indietro. Oppure poter mettere quei 30" a ripetizione...
Friday, August 04, 2006
Politically Incorrect
Dopo più di un anno dalla nascita, questo blog trova il suo degno "sottotitolo".
"Politically Incorrect", come spesso mi sento.
E' quello che ho imparato in un anno, ad esprimere sempre le mie idee, qualunque possano essere le conseguenze. Perchè odio l'ipocrisia, ma spesso mi ha fatto comodo servirmene. Sono equilibrata, ma non vorrei essere mediocre.
Il sottotitolo è dedicato ad una persona in particolare che, in questi anni, mi ha spinto ad avere il coraggio delle mie azioni e che non finirò mai di ringraziare.
"Politically Incorrect", come spesso mi sento.
E' quello che ho imparato in un anno, ad esprimere sempre le mie idee, qualunque possano essere le conseguenze. Perchè odio l'ipocrisia, ma spesso mi ha fatto comodo servirmene. Sono equilibrata, ma non vorrei essere mediocre.
Il sottotitolo è dedicato ad una persona in particolare che, in questi anni, mi ha spinto ad avere il coraggio delle mie azioni e che non finirò mai di ringraziare.
Thursday, August 03, 2006
Things to do before leaving I
04.10.2006
Shopping a Milano, con acquisto di guida sufficientemente esaustiva, ma piuttosto economica di Praga.
Shopping a Milano, con acquisto di guida sufficientemente esaustiva, ma piuttosto economica di Praga.
Lolita
Mi sento una scema a non averlo ancora visto. Magari ce la faccio a rimediare prima di partire.
Wednesday, August 02, 2006
De gustibus
Breve post sui gusti (culinari) preferiti di una persona molto particolare, cioè la sottoscritta.
I sapori che amo di più sono l'amaro, l'aspro e il piccante.
AMARO: cioccolato solo (quasi solo) fondente; più è fondente meglio è. Caffè rigorosamente senza zucchero.
ASPRO: frutta più acerba che matura. Mangio anche il limone, intero, con la buccia. Il pompelmo lo annovero qui, anche se forse andrebbe nell'amaro...
PICCANTE: il peperoncino è la mia spezia preferita. Lo metto quasi ovunque, specialmente sulla pasta e sul cinese.
I sapori che amo di più sono l'amaro, l'aspro e il piccante.
AMARO: cioccolato solo (quasi solo) fondente; più è fondente meglio è. Caffè rigorosamente senza zucchero.
ASPRO: frutta più acerba che matura. Mangio anche il limone, intero, con la buccia. Il pompelmo lo annovero qui, anche se forse andrebbe nell'amaro...
PICCANTE: il peperoncino è la mia spezia preferita. Lo metto quasi ovunque, specialmente sulla pasta e sul cinese.
Lo sterminio dei "Bambi"
I cerbiatti sono un problema per le campagne piemontesi. Rovinano le colture e provocano incidenti stradali.
La soluzione potrebbe essere la caccia.
Oppure la sterilizzazione, che gli animalisti preferirebbero.
Ma che senso ha sterilizzare degli animali il cui "scopo" è diffondere il più possibilie i propri geni? Questo metodo molto civilizzato è tanto meno barbarico della "mattanza" dei cacciatori senza cuore?
Che poi di mattanza non si tratti è evidente. Non è che un cacciatore va a fare il tiro a segno. Se si porta a casa un capo ogni due/tre uscite è già tanto. E i cacciatori pagano non solo i cerbiatti che abbattono, ma anche un sacco di soldi per i permessi. In piemonte si versano cifre diverse per andare in pianura o in montagna, per il tipo di caccia, si può uscire solo tre giorni alla settimana, solo in orari prestabiliti.
Insomma, i cacciatori non sono macellai.
Ma sono sempre il capro espiatorio di tutti i mali ambientali. Anche se sono coloro che, in assoluto, amano la natura e gli animali più di ogni animalista che io conosca.
La differenza è che i cerbiatti sono teneri, i fucili un po' meno...
La soluzione potrebbe essere la caccia.
Oppure la sterilizzazione, che gli animalisti preferirebbero.
Ma che senso ha sterilizzare degli animali il cui "scopo" è diffondere il più possibilie i propri geni? Questo metodo molto civilizzato è tanto meno barbarico della "mattanza" dei cacciatori senza cuore?
Che poi di mattanza non si tratti è evidente. Non è che un cacciatore va a fare il tiro a segno. Se si porta a casa un capo ogni due/tre uscite è già tanto. E i cacciatori pagano non solo i cerbiatti che abbattono, ma anche un sacco di soldi per i permessi. In piemonte si versano cifre diverse per andare in pianura o in montagna, per il tipo di caccia, si può uscire solo tre giorni alla settimana, solo in orari prestabiliti.
Insomma, i cacciatori non sono macellai.
Ma sono sempre il capro espiatorio di tutti i mali ambientali. Anche se sono coloro che, in assoluto, amano la natura e gli animali più di ogni animalista che io conosca.
La differenza è che i cerbiatti sono teneri, i fucili un po' meno...
Predica bene...
Certo che il nostro attuale governo impara in fretta.
A quanto pare l'odio viscerale per la politica berlusconiana paga solo quando si è all'opposizione. Tanto per dare un'idea:
a. Ieri è stata chiesta la settima, dico settima, fiducia per approvare, tra le altre cose, la manovra correttiva di Visco (cose di poco conto...).
Le motivazioni (apparenti, a mio modo di vedere) a questa "molto poco democratica" pratica sarebbero i 600 emendamenti proposti dall'opposizione.
A parte che sull'indulto ne sono stati votati 1500, a me pare che la vera ragione risieda nell'intrinseca debolezza della coalizione e, ancor peggio, nel cieco, mediocre, morboso attaccamento dei suoi componenti alla poltrona (vd. punto b).
b. Prendiamo il caso Di Pietro (ok, non è il massimo, ma è un esponente del governo). Pronto a scioperare contro una coalizione, quella a cui lui appartiene, con cui è stato eletto, in cui i suoi elettori dovrebbero riconoscersi, ma senza mai prendere in considerazione l'eventualità di dimissioni. Insomma, il potere fa gola a tutti, non solo alla destra.
c. La propositività di questo governo, inoltre, risiede nella totale demolizione delle leggi e dei provvedimenti varati dalla precedente legislatura. Che ci fossero delle forti divergenze di vedute è più che ovvio e legittimo. Ma è proprio necessario tornare al 2001? Non è questo l'esempio più eclatante di mancanza assoluta di idee nuove e odio verso lo schieramento avverso (cioè quello di cui è sempre stato accusato il passato governo)?
d. Dulcis in fundo: monopolio dell'informazione. Ormai, chi vuole dichiararsi contro l'attuale governo lo deve fare sul Wall Street Journal. Anche se si chiama Montezemolo, anche se è un editore, l'editore del più importante giornale economico del nostro Paese, il Sole 24 Ore.
Perchè un editore, nonchè presidente di Confindustria, non trova spazio alle proprie critiche su nessun giornale economico nazionale? Forse perchè, in caso contrario, il conflitto di interessi sarebbe più che evidente?
Non è, invece, palese l'intento di tacitare voci contrarie alla politica economica dell'attuale governo?
Ma questo non riguarda solo Montezemolo. E' passata sotto silenzio anche l'esclusione di Galassi, presidente della associazione delle piccole e medie imprese, dal tavolo per le trattative sul Mezzogiorno. (Forse perchè la scelta dovrebbe sembrare del tutto sensata?).
La mia domanda è: davvero il fine giustifica i mezzi? Davvero le cose cambiano quando si è all'opposizione e quando si ritorna ad essere maggioranza? O, forse, più probabilmente, non sono mai cambiate?
Io credo che il governo Prodi stia semplicemente mostrando la sua vera natura, di coalizione politicamente mediocre, acciecata dalla sete di potere, da di conservare a tutti i costi, a scapito del bene dell'Italia.
Insomma, un governo che predica bene e razzola male, molto male.
Ecco, se davvero in politica le cose vanno così, se non è possibile un altro modo di governare...
Beh, era meglio qundo si stava peggio.
A quanto pare l'odio viscerale per la politica berlusconiana paga solo quando si è all'opposizione. Tanto per dare un'idea:
a. Ieri è stata chiesta la settima, dico settima, fiducia per approvare, tra le altre cose, la manovra correttiva di Visco (cose di poco conto...).
Le motivazioni (apparenti, a mio modo di vedere) a questa "molto poco democratica" pratica sarebbero i 600 emendamenti proposti dall'opposizione.
A parte che sull'indulto ne sono stati votati 1500, a me pare che la vera ragione risieda nell'intrinseca debolezza della coalizione e, ancor peggio, nel cieco, mediocre, morboso attaccamento dei suoi componenti alla poltrona (vd. punto b).
b. Prendiamo il caso Di Pietro (ok, non è il massimo, ma è un esponente del governo). Pronto a scioperare contro una coalizione, quella a cui lui appartiene, con cui è stato eletto, in cui i suoi elettori dovrebbero riconoscersi, ma senza mai prendere in considerazione l'eventualità di dimissioni. Insomma, il potere fa gola a tutti, non solo alla destra.
c. La propositività di questo governo, inoltre, risiede nella totale demolizione delle leggi e dei provvedimenti varati dalla precedente legislatura. Che ci fossero delle forti divergenze di vedute è più che ovvio e legittimo. Ma è proprio necessario tornare al 2001? Non è questo l'esempio più eclatante di mancanza assoluta di idee nuove e odio verso lo schieramento avverso (cioè quello di cui è sempre stato accusato il passato governo)?
d. Dulcis in fundo: monopolio dell'informazione. Ormai, chi vuole dichiararsi contro l'attuale governo lo deve fare sul Wall Street Journal. Anche se si chiama Montezemolo, anche se è un editore, l'editore del più importante giornale economico del nostro Paese, il Sole 24 Ore.
Perchè un editore, nonchè presidente di Confindustria, non trova spazio alle proprie critiche su nessun giornale economico nazionale? Forse perchè, in caso contrario, il conflitto di interessi sarebbe più che evidente?
Non è, invece, palese l'intento di tacitare voci contrarie alla politica economica dell'attuale governo?
Ma questo non riguarda solo Montezemolo. E' passata sotto silenzio anche l'esclusione di Galassi, presidente della associazione delle piccole e medie imprese, dal tavolo per le trattative sul Mezzogiorno. (Forse perchè la scelta dovrebbe sembrare del tutto sensata?).
La mia domanda è: davvero il fine giustifica i mezzi? Davvero le cose cambiano quando si è all'opposizione e quando si ritorna ad essere maggioranza? O, forse, più probabilmente, non sono mai cambiate?
Io credo che il governo Prodi stia semplicemente mostrando la sua vera natura, di coalizione politicamente mediocre, acciecata dalla sete di potere, da di conservare a tutti i costi, a scapito del bene dell'Italia.
Insomma, un governo che predica bene e razzola male, molto male.
Ecco, se davvero in politica le cose vanno così, se non è possibile un altro modo di governare...
Beh, era meglio qundo si stava peggio.
Tuesday, August 01, 2006
Parole
"Bisogna continuare, bisogna trovare parole finché mi dicano, finché mi trovano. Strana pena, strana colpa... ma bisogna continuare!".
"Cercare la parola che apra una porta dell'esistenza".
"Mi stupirei se quella porta si aprisse da sola. Sarò io ad aprirla? Sarà il silenzio, lì, dove mi trovo? Non lo saprò mai. Nel silenzio non si sa. Ma bisogna continuare. E io continuo - continuo a cercare parole".
Sì. A volte bisogna trovare parole. Bisogna trovare una forma concreta da dare alla propria esistenza, a ciò che si sente. Trovare parole è un modo per "alienare", per rendere altro, ciò che si ha nel cuore e nella mente e che sembra voler esplodere. A volte i sentimenti sono entità così tumultuose ed indecifrabili che sembrano salire alle labbra e volerti sopraffare, se non trovano possibilità di esprimersi. E vorresti piangere o morderti le labbra, gridare o correre a perdifiato o, semplicemente, dire, dire, dire...
Non ci sono che due modi: o si scrive o si cercano parole di altri. Non ho ancora trovato parole che mi dicano.
Se sapessi scrivere...