Saturday, December 31, 2005
Thursday, December 29, 2005
Grazie!
Oggi ho ricevuto la più bella sorpresa di Natale: un messaggio di auguri dall Germania, da quella splendida coppia che mi ha ospitato una sola sera, mentre, malata e acciaccata, ho dovuto riniunciare alla veglia con il Papa.
Ci sono dei disegni misteriosi, di cui non riesco ancora a cogliere il senso... Ma che mi fanno commuovere.
Ci sono dei disegni misteriosi, di cui non riesco ancora a cogliere il senso... Ma che mi fanno commuovere.
Questione di cognomi
Se ti chiami Consorte o Gnutti, non è giusto che sul tuo conto si esprimano condanne prima del processo (Più o meno dicevano questo, stamattina, su Radiotre).
Mi sa che tutti quelli agli arresti preventivi dovrebbero cambiare cognome.
Mi sa che tutti quelli agli arresti preventivi dovrebbero cambiare cognome.
Salute, malattia e guarigione.
Gli antichi medici erano soliti parlare di "eucrasia", cioè di buona mescolanza degli umori corporei (i 4 fluidi che compongono un organismo: sangue, flegma, bile e atrabile).
La salute, nella concezione ippocratica prima, galenica poi, corrispondeva ad uno stato di equilibrio tra le componenti corporee, che, qualora fosse venuto meno (discrasia), avrebbe scatenato un processo patologico.
La terapia era dunque volta al recupero dell'originaria armonia, condizione propria di ogni essere umano.
Nei secoli, soprattutto con l'affermarsi delle teorie batteriologiche, che pongono come causa eziologica delle malattie virus e batteri, tale concezione si è andata perdendo.
Quando si parla di malattia, oggigiorno, si tende a riferirsi quasi unicamente ad un'entità (più o meno identificabile) esterna all'organismo e da esso indipendente. Un "quid" che va a guastare l'integrità di un individuo.
Credo che questa sia una visione parzialmente pericolosa della malattia.
Non si può prescindere, a mio parere, da una considerazione molto importante: la malattia non coincide con la sua causa scatenante. Un virus non è una patologia. Essa è, in realtà, una manifestazione di un'interazione tra due entità: il fattore eziologico e l'individuo nel quale questo agisce. Definirei la malattia come una manifestazione fenomenologica di questo rapporto.
Quello che affermo è tanto più vero se si considerano malattie molto "attuali", come quelle genetiche (praticamente tutte le malattie hanno una certa predisposizione ereditaria).
In questo caso la causa è davvero, unicamente, la perdita di "armonia", se posso ampliare questo termine, riferendomi, per esempio, alla corretta sequenza di aminoacidi in una o più proteine.
Va da sè che il centro di un processo patologico non può essere la causa eziologica, ma l'individuo, il paziente.
E' per questo che i pazienti sono tutti diversi, che nulla è uguale al caso da manuale.
Dimenticando questo, si può pensare di curare veramente poco.
Qualcuno, addirittura, sostiene, in senso un po' provocatorio che le malattie siano, in ultima istanza, malattie dell'anima. Modi con cui l'anima ci "pone delle domande per guarire nel profondo".
Al di là degli eccessi, vale la pena non sottovalutare l'aspetto "emotivo" della malattia. Il corpo ci parla, sempre. Il corpo, a livello inconscio, sembra "capire", "percepire" che qualcosa non va come dovrebbe andare, che c'è un elemento di disturbo, sia esso un organismo patogeno o un errore nel nostro codice genetico. Ed il copro sembra "sapere" la strada da seguire per guarire.
Molti dei segni e dei sintomi che, in un paziente, non riescono ad essere classificati nella "nosologia da manuale" potrebbero essere compresi, se interpretati come linguaggio inespresso, inconscio del corpo.
Quello che potrebbe essere un elemento fondamentale dell'anamnesi prima, della prognosi poi, spesso rimane nascosto, il paziente non sa, non è capace di esprimerlo consciamente, il medico non sa o non vuole ascoltarlo.
L'inconscio, che, a mio parere, non è altro che ciò che noi, per ignoranza, non conosciamo e a cui, per questo, non diamo importanza, ci indirizzerebbe verso la guarigione.
E se vogliamo passare da un piano astratto ad uno più concreto, oggi, nel secolo della terapia genica e, soprattutto, delle staminali, è sempre più evidente che la cura viene davvero "da dentro".
Le cellule staminali potrebbero davvero rivelarsi la risposta a quelle "domande che l'anima ci pone per guarire nel profondo".
Sembra seriamente che ogni individuo aspiri profondamente al benessere, all'armonia alla felicità.
Da questo non possiamo che rivalutare profondamente il dolore e la sofferenza non come qualcosa da temere e da fuggire, ma come un elemento che ci spinga a voler studiare, capire, superare i nostri limiti.
La sofferenza come l'unica strada che, se rivalutata e compresa, non è che l'inizio della guarigione.
Il problema vero è che abbiamo paura di ciò che non conosciamo, perchè ci rende insicuri. Preferiamo evitare di considerare aspetti della malattia che complicherebbero immensamente le cose. Preferiamo i palliativi, perchè ci mettono la coscienza a posto. Come lo zuccherino che addolcisce lo sciroppo troppo amaro, come la morfina che ci evita che il malato ci chieda di farlo guarire davvero.
Non vogliamo accettare la sofferenza, perchè ci spaventa soffrire, perchè esige una risposta più radicale di quella che, oggigiorno, siamo capaci di dare, perchè ci fa vedere quanti passi e quanta fatica dobbiamo essere ancora pronti a sopportare.
[Questa lunghissima - e me ne scuso- riflessione trae origine da "La cura che viene da dentro" di Angelo Vescovi, "Il linguaggio emozionale del corspo" di Laura Bertelè, regalo di Natale del mio caro (ex) prof. Bruno Rinaldi e dalla sua bellissima dedica!]
La salute, nella concezione ippocratica prima, galenica poi, corrispondeva ad uno stato di equilibrio tra le componenti corporee, che, qualora fosse venuto meno (discrasia), avrebbe scatenato un processo patologico.
La terapia era dunque volta al recupero dell'originaria armonia, condizione propria di ogni essere umano.
Nei secoli, soprattutto con l'affermarsi delle teorie batteriologiche, che pongono come causa eziologica delle malattie virus e batteri, tale concezione si è andata perdendo.
Quando si parla di malattia, oggigiorno, si tende a riferirsi quasi unicamente ad un'entità (più o meno identificabile) esterna all'organismo e da esso indipendente. Un "quid" che va a guastare l'integrità di un individuo.
Credo che questa sia una visione parzialmente pericolosa della malattia.
Non si può prescindere, a mio parere, da una considerazione molto importante: la malattia non coincide con la sua causa scatenante. Un virus non è una patologia. Essa è, in realtà, una manifestazione di un'interazione tra due entità: il fattore eziologico e l'individuo nel quale questo agisce. Definirei la malattia come una manifestazione fenomenologica di questo rapporto.
Quello che affermo è tanto più vero se si considerano malattie molto "attuali", come quelle genetiche (praticamente tutte le malattie hanno una certa predisposizione ereditaria).
In questo caso la causa è davvero, unicamente, la perdita di "armonia", se posso ampliare questo termine, riferendomi, per esempio, alla corretta sequenza di aminoacidi in una o più proteine.
Va da sè che il centro di un processo patologico non può essere la causa eziologica, ma l'individuo, il paziente.
E' per questo che i pazienti sono tutti diversi, che nulla è uguale al caso da manuale.
Dimenticando questo, si può pensare di curare veramente poco.
Qualcuno, addirittura, sostiene, in senso un po' provocatorio che le malattie siano, in ultima istanza, malattie dell'anima. Modi con cui l'anima ci "pone delle domande per guarire nel profondo".
Al di là degli eccessi, vale la pena non sottovalutare l'aspetto "emotivo" della malattia. Il corpo ci parla, sempre. Il corpo, a livello inconscio, sembra "capire", "percepire" che qualcosa non va come dovrebbe andare, che c'è un elemento di disturbo, sia esso un organismo patogeno o un errore nel nostro codice genetico. Ed il copro sembra "sapere" la strada da seguire per guarire.
Molti dei segni e dei sintomi che, in un paziente, non riescono ad essere classificati nella "nosologia da manuale" potrebbero essere compresi, se interpretati come linguaggio inespresso, inconscio del corpo.
Quello che potrebbe essere un elemento fondamentale dell'anamnesi prima, della prognosi poi, spesso rimane nascosto, il paziente non sa, non è capace di esprimerlo consciamente, il medico non sa o non vuole ascoltarlo.
L'inconscio, che, a mio parere, non è altro che ciò che noi, per ignoranza, non conosciamo e a cui, per questo, non diamo importanza, ci indirizzerebbe verso la guarigione.
E se vogliamo passare da un piano astratto ad uno più concreto, oggi, nel secolo della terapia genica e, soprattutto, delle staminali, è sempre più evidente che la cura viene davvero "da dentro".
Le cellule staminali potrebbero davvero rivelarsi la risposta a quelle "domande che l'anima ci pone per guarire nel profondo".
Sembra seriamente che ogni individuo aspiri profondamente al benessere, all'armonia alla felicità.
Da questo non possiamo che rivalutare profondamente il dolore e la sofferenza non come qualcosa da temere e da fuggire, ma come un elemento che ci spinga a voler studiare, capire, superare i nostri limiti.
La sofferenza come l'unica strada che, se rivalutata e compresa, non è che l'inizio della guarigione.
Il problema vero è che abbiamo paura di ciò che non conosciamo, perchè ci rende insicuri. Preferiamo evitare di considerare aspetti della malattia che complicherebbero immensamente le cose. Preferiamo i palliativi, perchè ci mettono la coscienza a posto. Come lo zuccherino che addolcisce lo sciroppo troppo amaro, come la morfina che ci evita che il malato ci chieda di farlo guarire davvero.
Non vogliamo accettare la sofferenza, perchè ci spaventa soffrire, perchè esige una risposta più radicale di quella che, oggigiorno, siamo capaci di dare, perchè ci fa vedere quanti passi e quanta fatica dobbiamo essere ancora pronti a sopportare.
[Questa lunghissima - e me ne scuso- riflessione trae origine da "La cura che viene da dentro" di Angelo Vescovi, "Il linguaggio emozionale del corspo" di Laura Bertelè, regalo di Natale del mio caro (ex) prof. Bruno Rinaldi e dalla sua bellissima dedica!]
Wednesday, December 28, 2005
I feel like...
"Le anime hanno un loro particolar modo d'intendersi, d'entrare in intimità, fino a darsi del tu, mentre le nostre persone sono tuttavia impacciate nel commercio delle parole comuni, nella schiavitù delle esigenze sociali. Han bisogni lor proprii e loro proprie aspirazioni le anime, di cui il corpo non si dà per inteso, quando veda l'impossibilità di soddisfarli e di tradurle in atto.
Sì, forse anch'ella istintivamente obbediva al bisogno mio stesso, al bisogno di farsi l'illusione d'una nuova vita, senza voler sapere né quale né come. Un desiderio vago, come un'aura dell'anima, aveva schiuso pian piano per lei, come per me, una finestra nell'avvenire, donde un raggio dal tepore inebriante veniva a noi, che non sapevamo intanto appressarci a quella finestra né per richiuderla né per vedere che cosa ci fosse di là."
[Pirandello, Il fu Mattia Pascal, XI]
Sì, forse anch'ella istintivamente obbediva al bisogno mio stesso, al bisogno di farsi l'illusione d'una nuova vita, senza voler sapere né quale né come. Un desiderio vago, come un'aura dell'anima, aveva schiuso pian piano per lei, come per me, una finestra nell'avvenire, donde un raggio dal tepore inebriante veniva a noi, che non sapevamo intanto appressarci a quella finestra né per richiuderla né per vedere che cosa ci fosse di là."
[Pirandello, Il fu Mattia Pascal, XI]
SU GIOIA E DOLORE
Kahlil Gibran
SU GIOIA E DOLORE
Allora una donna disse:
Parlaci della Gioia e del Dolore. E lui rispose:
La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera,
E il pozzo da cui scaturisce il vostro riso, è stato sovente colmo di lacrime.
E come può essere altrimenti ?
Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere.
La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa bruciata nel forno del vasaio?
E il liuto che rasserena il vostro spirito non è forse lo stesso legno scavato dal coltello?
Quando siete felici, guardate nel fondo del vostro cuore e scoprirete che è proprio ciò che vi ha dato dolore a darvi ora gioia.
E quando siete tristi, guardate ancora nel vostro cuore e saprete di piangere per ciò che ieri è stato il vostro godimento.
Alcuni di voi dicono: "La gioia è più grande del dolore", e altri dicono: "No, è più grande il dolore".
Ma io vi dico che sono inseparabili.
Giungono insieme, e se l'una siede con voi alla vostra mensa, ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto.
In verità voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia.
Soltanto quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi.
Come quando il tesoriere vi solleva per pesare oro e argento, così la vostra gioia e il vostro dolore dovranno sollevarsi oppure ricadere.
SU GIOIA E DOLORE
Allora una donna disse:
Parlaci della Gioia e del Dolore. E lui rispose:
La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera,
E il pozzo da cui scaturisce il vostro riso, è stato sovente colmo di lacrime.
E come può essere altrimenti ?
Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere.
La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa bruciata nel forno del vasaio?
E il liuto che rasserena il vostro spirito non è forse lo stesso legno scavato dal coltello?
Quando siete felici, guardate nel fondo del vostro cuore e scoprirete che è proprio ciò che vi ha dato dolore a darvi ora gioia.
E quando siete tristi, guardate ancora nel vostro cuore e saprete di piangere per ciò che ieri è stato il vostro godimento.
Alcuni di voi dicono: "La gioia è più grande del dolore", e altri dicono: "No, è più grande il dolore".
Ma io vi dico che sono inseparabili.
Giungono insieme, e se l'una siede con voi alla vostra mensa, ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto.
In verità voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia.
Soltanto quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi.
Come quando il tesoriere vi solleva per pesare oro e argento, così la vostra gioia e il vostro dolore dovranno sollevarsi oppure ricadere.
Tuesday, December 27, 2005
Amnistia
Non mi sembra la soluzione giusta. I provvedimenti una tantum sono un palliativo. E questo non risolve i problemi. Anzi, li peggiora.
Si creano precedenti cui appellarsi quando arriva Natale, quando si vogliono muovere gli schieramenti in senso trasversale, quando si cercano nuovi assetti politici o si cerca di destabilizzare questa o quella coalizione...
Carceri pieni, condizioni insostenibili.
Beh, allora si potrebbe cominciare a riformare la classe giudiziaria.
Si potrebbe...
Beh, ma cosa continuo a fare? Tanto si cade sempre nel qualunquismo, che fa bella mostra quando si scende in piazza a Natale, mai quando bisogna andare a lavorare a Montecitorio alle 9,30 del 27 dicembre. Che fatica, eh?
Si creano precedenti cui appellarsi quando arriva Natale, quando si vogliono muovere gli schieramenti in senso trasversale, quando si cercano nuovi assetti politici o si cerca di destabilizzare questa o quella coalizione...
Carceri pieni, condizioni insostenibili.
Beh, allora si potrebbe cominciare a riformare la classe giudiziaria.
Si potrebbe...
Beh, ma cosa continuo a fare? Tanto si cade sempre nel qualunquismo, che fa bella mostra quando si scende in piazza a Natale, mai quando bisogna andare a lavorare a Montecitorio alle 9,30 del 27 dicembre. Che fatica, eh?
Passerà.
E' un po' triste. In questi giorni, quando apro la posta elettronica e vedo che non c'è neppure un minuscolo nuovo messaggio ricevuto", anche solo da 1Kb, mi mancano persino le newsletters...
Passerà.
Passerà.
Amid the following snow
Visto che nevica, vi ridedico questa canzone!
How I remember sleepless nights
When we would read by candlelight,
And on the windowpane outside
A new world made of snow;
A million feathers falling down,
A million stars that touch the ground,
So many secrets to be found
Amid the falling snow.
Maybe I am falling down.
Tell me should I touch the ground?
Maybe I won´t make a sound
In the darkness all around.
The silence of a winter´s night
Brings memories I hold inside;
Remembering a blue moonlight
Upon the fallen snow.
Maybe I am falling down.
Tell me should I touch the ground?
Maybe I won´t make sound
In the darkness all around.
I close my window to the night.
I leave the sky her tears of white.
And all is lit by candlelight
Amid the falling snow.
[Enya, Amid the following snow, Amarantine]
How I remember sleepless nights
When we would read by candlelight,
And on the windowpane outside
A new world made of snow;
A million feathers falling down,
A million stars that touch the ground,
So many secrets to be found
Amid the falling snow.
Maybe I am falling down.
Tell me should I touch the ground?
Maybe I won´t make a sound
In the darkness all around.
The silence of a winter´s night
Brings memories I hold inside;
Remembering a blue moonlight
Upon the fallen snow.
Maybe I am falling down.
Tell me should I touch the ground?
Maybe I won´t make sound
In the darkness all around.
I close my window to the night.
I leave the sky her tears of white.
And all is lit by candlelight
Amid the falling snow.
[Enya, Amid the following snow, Amarantine]
WOW!
...Stamattina i bambini si sveglieranno e correranno fuori a fare pupazzi, ad ingaggiare battaglie a palle di neve, a bagnarsi come pulcini...
Io guarderò fuori dalla finestra di tanto in tanto... e sorriderò, non so, forse perchè la neve mi ricorda la dolcezza dello zucchero a velo...
Stamattina ho aperto la finestra (è sempre ancora buio quando la apro) ed ho sentito, al "di sotto" del rumore dei motori giù nel viale (particolarmente attutito), un fruscio strano...
E' difficile da descrivere il suono della neve. A me sembra il rumore che fa il cocco tritato sotto i denti o quello di un enorme quantità dii ghiaccio per granita che cade dal cielo...
Dalle associazioni esclusivamente culinarie desumo che, poichè un calo glucidico, in questi giorni, non è plausibile, devo avere carenza di affetto...
Buona giornata!
Io guarderò fuori dalla finestra di tanto in tanto... e sorriderò, non so, forse perchè la neve mi ricorda la dolcezza dello zucchero a velo...
Stamattina ho aperto la finestra (è sempre ancora buio quando la apro) ed ho sentito, al "di sotto" del rumore dei motori giù nel viale (particolarmente attutito), un fruscio strano...
E' difficile da descrivere il suono della neve. A me sembra il rumore che fa il cocco tritato sotto i denti o quello di un enorme quantità dii ghiaccio per granita che cade dal cielo...
Dalle associazioni esclusivamente culinarie desumo che, poichè un calo glucidico, in questi giorni, non è plausibile, devo avere carenza di affetto...
Buona giornata!
Monday, December 26, 2005
P.S.: al post precedente...
... per non restare criptici...
Microneurography (Hagbarth, Vallbo): Microneurography is a method to record the traffic of impulses in human nerves with percutaneously inserted needle electrodes. The method was developed by Hagbarth and Vallbo in the late 60s in the department. They were able to record single units from individual axons in human nerves with electrodes manufactured from tungsten wires. They did the pioneer work of developing the method recording from muscle afferents such as muscle spindles. This project continued to develop over the years and recruited new collaborators from different parts of the world. The microneurographic method has been used widely internationally and has given insight into a number of questions regarding muscle spindle function in normal and in patients with spasticity or rigidity.
The method has also been used to explore a number of neural systems in healthy human volunteers, e.g. proprioceptive, tactile, nociceptive and autonomic mechanisms.
Microneurography (Hagbarth, Vallbo): Microneurography is a method to record the traffic of impulses in human nerves with percutaneously inserted needle electrodes. The method was developed by Hagbarth and Vallbo in the late 60s in the department. They were able to record single units from individual axons in human nerves with electrodes manufactured from tungsten wires. They did the pioneer work of developing the method recording from muscle afferents such as muscle spindles. This project continued to develop over the years and recruited new collaborators from different parts of the world. The microneurographic method has been used widely internationally and has given insight into a number of questions regarding muscle spindle function in normal and in patients with spasticity or rigidity.
The method has also been used to explore a number of neural systems in healthy human volunteers, e.g. proprioceptive, tactile, nociceptive and autonomic mechanisms.
Microneurografia
Oggi mi sono messa a leggere questo articolo. E anche se non so NULLA di oscillatori, amplificatori, rumori di fondo e filtri, mi affascina tanto... Pensare che siamo dei piccoli (?!) generatori, che tutto quel che facciamo (proprio tutto, tipo anche alzare ed abbassare il diaframma o il battito del cuore) è frutto di una variazione di potenzaiale tra due membrane...
Magari da grande farò un po' anche di questo...
Magari da grande farò un po' anche di questo...
Sono un po' ortodossa?
Leggendo I Fratelli Karamazov, a volte, penso che i cristiani ortodossi abbiano ragione su parecchie cose...
D'accordissimo!
"Fratelli, l'amore è un maestro, ma bisogna saperlo conquistare, perchè lo si conquista difficilmente, lo si paga a caro prezzo, con un lavoro lungo e a lunga scadenza; infatti, bisogna amare non per un attimo solo, casualmente, ma sempre, sino alla fine."
[F. Dostoevskij, I Fratelli Karamazov]
[F. Dostoevskij, I Fratelli Karamazov]
Sunday, December 25, 2005
BYC
BYC, potrebbe starci per Borgosesia Youth-centre Choir, no?
Dà un tono molto professionale, vero? Forse un po' troppo, visto che il coro del nostro oratorio è proprio amatoriale e va benissimo così.
Però è proprio bello... almeno, a me piace. Ho cominciato a cantare quasi per caso ed ora è diventato un impegno da onorare, almeno quando mi è possibile e sono nei paraggi...
Sì, ci tengo proprio. Forse perchè è stato il primo modo con cui sono entrata davvero a far parte della vita di un oratorio, quando ancora facevo catechismo ad Agnona e io e Marta (che ora è la nostra direttrice) cantavamo e suonavamo alla Messa delle 18.
Beh, sono collegati un sacco di ricordi a quel coro... ed anche a questo... Soprattutto nel periodo delle feste!
Stasera ho cantato per la prima volta dall'organo... E' bellissimo vedere la gente dall'alto ed essere praticamente all'altezza del crocifisso che è appeso sopra l'altare.
Beh, ce la siamo cavata, visto che eravamo solo due soprani, due contralti, due uomini (non chiedetemi se bassi o tenori).
Il risultato è un po' di mal di gola, è vero, ma sono molto contenta.
E domani si replica, mi sa, nella chiesa di S. Antonio, dedicata anche a S. Stefano, che poi è festa di precetto anche se la maggior parte delle persone (me inclusa, se lo dimentica spesso)...
Sono stanca e sto divagando...
Un post intero per dire semplicamente che amo le persone con cui canto, voglio un gran bene alla nostra direttrice e a chi suona.
Amo cantare. Lo trovo un modo stupendo per pregare.
Dà un tono molto professionale, vero? Forse un po' troppo, visto che il coro del nostro oratorio è proprio amatoriale e va benissimo così.
Però è proprio bello... almeno, a me piace. Ho cominciato a cantare quasi per caso ed ora è diventato un impegno da onorare, almeno quando mi è possibile e sono nei paraggi...
Sì, ci tengo proprio. Forse perchè è stato il primo modo con cui sono entrata davvero a far parte della vita di un oratorio, quando ancora facevo catechismo ad Agnona e io e Marta (che ora è la nostra direttrice) cantavamo e suonavamo alla Messa delle 18.
Beh, sono collegati un sacco di ricordi a quel coro... ed anche a questo... Soprattutto nel periodo delle feste!
Stasera ho cantato per la prima volta dall'organo... E' bellissimo vedere la gente dall'alto ed essere praticamente all'altezza del crocifisso che è appeso sopra l'altare.
Beh, ce la siamo cavata, visto che eravamo solo due soprani, due contralti, due uomini (non chiedetemi se bassi o tenori).
Il risultato è un po' di mal di gola, è vero, ma sono molto contenta.
E domani si replica, mi sa, nella chiesa di S. Antonio, dedicata anche a S. Stefano, che poi è festa di precetto anche se la maggior parte delle persone (me inclusa, se lo dimentica spesso)...
Sono stanca e sto divagando...
Un post intero per dire semplicamente che amo le persone con cui canto, voglio un gran bene alla nostra direttrice e a chi suona.
Amo cantare. Lo trovo un modo stupendo per pregare.
SIMPLIFIED, Simply Red
Ho fatto un bel regalo alla mia mamma, soprattutto perchè a lei i Simply Red piacciono tanto...
A dir la verità io preferivo "Home", che risale all'inverno 2003.
Però, c'è da dire, che è un album non monotono, vario, pieno di pezzi "sperimentali"... E i testi sono sempre molto romantici...
A dir la verità io preferivo "Home", che risale all'inverno 2003.
Però, c'è da dire, che è un album non monotono, vario, pieno di pezzi "sperimentali"... E i testi sono sempre molto romantici...
"And I love the thought of coming home to you
Even if I know we can't make it
I love the thought of giving hope to you
Just a little ray of light shining through"
[Fairground]
Un Bacio, che cosa vuoi dirmi?
Le frasi dei baci stanno scadendo proprio... In una settimana ne ho trovata solo una decente, questa:
[P. Verlaine]
"Amami, perchè senza di te niente posso, niente sono"
[P. Verlaine]
Christmas Eve
Nella notte,
quando le porte si chiudono,
le luci si spengono
e i rumori si addormentano...
...le anime si svegliano ed i ricordi
affiorano sereni e lievi.
[Poesia Inglese]
quando le porte si chiudono,
le luci si spengono
e i rumori si addormentano...
...le anime si svegliano ed i ricordi
affiorano sereni e lievi.
[Poesia Inglese]
Saturday, December 24, 2005
Regali di Natale: ESITI. Parte I
Finalmente è Natale...
Mi ero riproposta, se ricordate, di fare regali meditati... Ci ho provato, ma non è che sia proprio soddisfatta.
1. Mi sono accorta, ripensando mentre mettevo in borsa i pacchetti, di essere tremendamente monotona... Forse perchè tendo a regalare le cose che vorrei ricevere
2. E' meglio che non rilegga i biglietti. Almeno evito di restare delusa se una cosa che, mentre scrivevo, mi sembrava davvero azzeccata, alla seconda lettura appare banale e piatta... Ed in più, con la scusa che non voglo deprimermi, rischio pure di farci scappare qualche frase senza senso o qualche errore...
3. A fare i pacchetti sono un disastro, i fiocchi non parliamone. Tendo a comprarli fatti, ma costano parecchio e la mami compra sempre quintalate di nastro all'ingrosso...
Dai, siate clementi, ci ho pensato davvero ai vostri regali...
(Prima di fasciarci la testa, però, direi che aspetto i rpimi commenti!)
Mi ero riproposta, se ricordate, di fare regali meditati... Ci ho provato, ma non è che sia proprio soddisfatta.
1. Mi sono accorta, ripensando mentre mettevo in borsa i pacchetti, di essere tremendamente monotona... Forse perchè tendo a regalare le cose che vorrei ricevere
2. E' meglio che non rilegga i biglietti. Almeno evito di restare delusa se una cosa che, mentre scrivevo, mi sembrava davvero azzeccata, alla seconda lettura appare banale e piatta... Ed in più, con la scusa che non voglo deprimermi, rischio pure di farci scappare qualche frase senza senso o qualche errore...
3. A fare i pacchetti sono un disastro, i fiocchi non parliamone. Tendo a comprarli fatti, ma costano parecchio e la mami compra sempre quintalate di nastro all'ingrosso...
Dai, siate clementi, ci ho pensato davvero ai vostri regali...
(Prima di fasciarci la testa, però, direi che aspetto i rpimi commenti!)
Wednesday, December 21, 2005
Tanto per non tirarcela...
Opening soon:
Ospedale San Raffaele a Pechino;
Ma, soprattutto, laboratorio di ricerca San Raffaele interno ad Harvard... wainting for me, maybe!
Ospedale San Raffaele a Pechino;
Ma, soprattutto, laboratorio di ricerca San Raffaele interno ad Harvard... wainting for me, maybe!
30 ore
Sono in piedi da un tempo equivalente alla maratona Theleton...
Però è stata una figata.
Dalle 16 alle 19,45 di ieri laboratorio, dalle 20 alle 8 pronto soccorso, dalle 9 alle 11 laboratorio once again...
In questa marea di tempo ho isolato e messo in coltura delle cellule di cartilagine prelevate da un ginocchio di maiale, visto una ventina di pazienti tra le ore 20 e le 2 a.m., ho collaborato a preparare due apparecchi gessati e a ridurre una frattura al radio ad una vecchina di 75 anni troppo tenera.
E riesco ancora a scrivere!
Però è stata una figata.
Dalle 16 alle 19,45 di ieri laboratorio, dalle 20 alle 8 pronto soccorso, dalle 9 alle 11 laboratorio once again...
In questa marea di tempo ho isolato e messo in coltura delle cellule di cartilagine prelevate da un ginocchio di maiale, visto una ventina di pazienti tra le ore 20 e le 2 a.m., ho collaborato a preparare due apparecchi gessati e a ridurre una frattura al radio ad una vecchina di 75 anni troppo tenera.
E riesco ancora a scrivere!
Qualcosa di poetico
...vedere un ragazzo che sale le scale della metro, con gli occhi fissi sullo spartito che sta solfeggiando...
Sunday, December 18, 2005
Quota 3
Mi ero dimenticata di annotare la cosa più importante della settimana (una delle...), probabilmente perchè non sono mai a casa...
Anyway, da giovedì in casa abbiamo raggiunto quota tre cani. A Kissi e Rolf (di cui non devo avervi mai parlato! LOL) si è aggiunta Aliz.
Beh, per rimediare, vi dico che sono tutti e tre di razza Drahthaar (che in tedesco sta per "pelo come fil di ferro"), ossia sono come bracchi tedeschi a pelo duro... Cani da caccia, insomma, vista la passione del papi...
So di avervi confuso più di prima, allora vi metto una foto, così vedete quanto sono carini (beh, di aliz non ho ancora niente, per il momento vi metto Kissie, che è quella sulla sinistra, più chiara, e Rolf, sulla destra, più scuro, e poi aggiungerò al più presto...)
Anyway, da giovedì in casa abbiamo raggiunto quota tre cani. A Kissi e Rolf (di cui non devo avervi mai parlato! LOL) si è aggiunta Aliz.
Beh, per rimediare, vi dico che sono tutti e tre di razza Drahthaar (che in tedesco sta per "pelo come fil di ferro"), ossia sono come bracchi tedeschi a pelo duro... Cani da caccia, insomma, vista la passione del papi...
So di avervi confuso più di prima, allora vi metto una foto, così vedete quanto sono carini (beh, di aliz non ho ancora niente, per il momento vi metto Kissie, che è quella sulla sinistra, più chiara, e Rolf, sulla destra, più scuro, e poi aggiungerò al più presto...)
7000 caffè
Quanti caffè bisogna prendere per stare svegli almeno 36 ore, includendo 5 di lab e 12 di guardia in Pronto Soccorso?
Si accettano scommesse, in premio un tutino verde da chirurgo...
Il concorso scade domani, perchè il thermos devo prepararlo entro martedì mattina.
Si accettano scommesse, in premio un tutino verde da chirurgo...
Il concorso scade domani, perchè il thermos devo prepararlo entro martedì mattina.
E' già un po' Natale
Per me oggi, domenica 18 dicembre, è già come se fosse Natale... Quest'anno comincio a festeggiare in anticipo... Non chiedetemi perchè, ma è così.
Saturday, December 17, 2005
Preferisco il compromesso
Prendo spunto da questo post e dai relativi commenti, per scrivere una cosa che è da un po' che ho in testa, che un po' c'entra con quello che c'è scritto su unounoduetrecinqueottotredici e un po' no...
Allora uso il mio blog, visto che posso... Anche perchè penso che sarà solo la prima di una lunga serie di riflessioni future...
Beh, lasciatemelo dire, per come la penso, per quello in cui credo e per i valori che cerco di vivere, a mio parere, nel mondo non dovrebbero esistere aborto, eutanasia, prostituzione, pornografia e contraccettivi. Non si dovrebbe fumare ed eccedere con l'alcool.
Ma visto che non viviamo in un mondo perfetto, ebbene sì, preferisco il compromesso.
Anche perchè sono dell'idea che sia profondamente contrario alla mia etica tentare di imporre le mie idee personali, obbligare altre persone ad agire come me, avvalendomi di una legge dello stato.
Non ritengo possibile limitare la libertà delle persone in nome di valori astratti.
Anche perchè i principi a cui mi riferisco derivano dal valore che io attribuisco non alla vita umana in sè (anche perchè non so che come si possa rendere astratta una cosa così concreta come la vita), ma alla vita delle singole persone. I miei principi etici non possono prevaricare il loro fondamento.
Perciò la vita va tutelata.
E allora, ben vengano la riforma dei consultori, con l'inserimento di nuove figure professionali che tutelino la vita delle mamme e dei nascituri o di chi sente che non c'è più un valido motivo per vivere.
Via libera anche alla riapertura delle case chiuse (e qui so di toccare un argomento spinoso) se questo può davvero servire a togliere migliaia di ragazze schiavizzate sulle strade (solo in questo caso e per questo unico fine).
Evviva le campagne di sensibilizzazione al corretto uso dei metodi per evitare la diffusione delle malattie veneree.
Ed, ancora, via libera alle tasse sui consumi "viziosi" (porno, fumo, alcool), se questo può far desistere alcuni (pochi forse) ed apportare soldi nelle casse dello Stato (visto che molti non si faranno certo limitare da un aumento del 10%).
Non credo sia possibile eliminare o, almeno, avere la presunzione di sradicare questi fenomeni con una legge. Mettere le persone nell'illegalità è subdolo e diseducativo.
Credo che sia molto più radicale, coraggiosa, coerente la testimonianza di chi va contro corrente, lasciando la possibilità agli altri di scegliere.
Continuerò ad avere la mia idea, tenterò di essere coerente con ciò in cui credo e per questo continuerò a sostenere che la vita viene prima di tutto il resto
Allora uso il mio blog, visto che posso... Anche perchè penso che sarà solo la prima di una lunga serie di riflessioni future...
Beh, lasciatemelo dire, per come la penso, per quello in cui credo e per i valori che cerco di vivere, a mio parere, nel mondo non dovrebbero esistere aborto, eutanasia, prostituzione, pornografia e contraccettivi. Non si dovrebbe fumare ed eccedere con l'alcool.
Ma visto che non viviamo in un mondo perfetto, ebbene sì, preferisco il compromesso.
Anche perchè sono dell'idea che sia profondamente contrario alla mia etica tentare di imporre le mie idee personali, obbligare altre persone ad agire come me, avvalendomi di una legge dello stato.
Non ritengo possibile limitare la libertà delle persone in nome di valori astratti.
Anche perchè i principi a cui mi riferisco derivano dal valore che io attribuisco non alla vita umana in sè (anche perchè non so che come si possa rendere astratta una cosa così concreta come la vita), ma alla vita delle singole persone. I miei principi etici non possono prevaricare il loro fondamento.
Perciò la vita va tutelata.
E allora, ben vengano la riforma dei consultori, con l'inserimento di nuove figure professionali che tutelino la vita delle mamme e dei nascituri o di chi sente che non c'è più un valido motivo per vivere.
Via libera anche alla riapertura delle case chiuse (e qui so di toccare un argomento spinoso) se questo può davvero servire a togliere migliaia di ragazze schiavizzate sulle strade (solo in questo caso e per questo unico fine).
Evviva le campagne di sensibilizzazione al corretto uso dei metodi per evitare la diffusione delle malattie veneree.
Ed, ancora, via libera alle tasse sui consumi "viziosi" (porno, fumo, alcool), se questo può far desistere alcuni (pochi forse) ed apportare soldi nelle casse dello Stato (visto che molti non si faranno certo limitare da un aumento del 10%).
Non credo sia possibile eliminare o, almeno, avere la presunzione di sradicare questi fenomeni con una legge. Mettere le persone nell'illegalità è subdolo e diseducativo.
Credo che sia molto più radicale, coraggiosa, coerente la testimonianza di chi va contro corrente, lasciando la possibilità agli altri di scegliere.
Continuerò ad avere la mia idea, tenterò di essere coerente con ciò in cui credo e per questo continuerò a sostenere che la vita viene prima di tutto il resto
Friday, December 16, 2005
Grey's anatomy
Ieri ho visto 10 minuti della prima puntata di questo telefilm.
Non ho retto di più...
Ok, è un po' presto per giudicare, ma l'incipit non è dei migliori.
Avrò sbagliato momento, ma mi sono sorbita un lunghissimo sproloquio di una irritante voce fuori campo (anche perchè sta doppiatrice l'ho già sentita far parlare mille attrici diverse) sulla necessità di erigere barriere quando si lavora in ambito sanitario.
"Righe sulla sabbia", più precisamente, che si spera non vengano oltreparssate.
Ma perchè?
Poi lei che si amoreggia in ascensore con un suo superiore (che coerenza!).
Una brutta copia di Dr. House, che almeno non aveva la pretesa di essere realistico. Era spudoratamente cinico. E per questo interessante.
E poi una gara tra una neospecializzata ed uno specializzando, che trattano pazienti come casi clinici, spiattellano termini tecnici per evitare giri di parole, lasciano basiti e confusi i malati.
Insomma, la sagra dei luoghi comuni... Quasi quasi mi verrebbe da pensare che siano fondati.
Spero di no. Comunque sono abbastanza nauseata.
Non ho retto di più...
Ok, è un po' presto per giudicare, ma l'incipit non è dei migliori.
Avrò sbagliato momento, ma mi sono sorbita un lunghissimo sproloquio di una irritante voce fuori campo (anche perchè sta doppiatrice l'ho già sentita far parlare mille attrici diverse) sulla necessità di erigere barriere quando si lavora in ambito sanitario.
"Righe sulla sabbia", più precisamente, che si spera non vengano oltreparssate.
Ma perchè?
Poi lei che si amoreggia in ascensore con un suo superiore (che coerenza!).
Una brutta copia di Dr. House, che almeno non aveva la pretesa di essere realistico. Era spudoratamente cinico. E per questo interessante.
E poi una gara tra una neospecializzata ed uno specializzando, che trattano pazienti come casi clinici, spiattellano termini tecnici per evitare giri di parole, lasciano basiti e confusi i malati.
Insomma, la sagra dei luoghi comuni... Quasi quasi mi verrebbe da pensare che siano fondati.
Spero di no. Comunque sono abbastanza nauseata.
Elezioni in Iraq
E' un argomento che mi sta particolarmente a cuore, anche se mi sento assolutamente incompetente.
Ho deciso di mettere due link a due articoli un po' diversi (Socialpress e Il Giornale), perchè mi piace il confronto.
Ho setito anche un pezzo della puntata di Otto e mezzo, questa sera, un modo un po' frammentario...
Mi informo un po' meglio, ne riparlo più avanti...
Ho deciso di mettere due link a due articoli un po' diversi (Socialpress e Il Giornale), perchè mi piace il confronto.
Ho setito anche un pezzo della puntata di Otto e mezzo, questa sera, un modo un po' frammentario...
Mi informo un po' meglio, ne riparlo più avanti...
Wednesday, December 14, 2005
Vivere per passione
Ok, questa settimana ho scritto poco, pochissimo.
Ma oggi che ho un attimo di respiro una cosa devo proprio dirla.
Lunedì sono stata ad una conferenza straordinaria sulla Cappella degli Scrovegni.
C'era un relatore fantastico, che ci ha tenuti incollati due ore, commentando tutta l'opera.
Sono rimasta affascinata, stupita e, ogni tanto (spesso, in effetti) commossa.
Giotto è stato geniale.
E il Professor Filippetti ha una cultura ed un carisma grandiosi. Lui, arrivato a Giotto dalla passione per Dante (è detto tutto)...:-)
Ho imparato sorridendo. Ed è stato fantastico.
Ma non volgio scrivere solo uno sproloquio pieno di elogi.
Quello che lunedì sera ho portato a casa è davvero molto importante. E voglio lasciarvelo come suggerimento.
Da lunedì sera mi ripeto questo ogni mattina:
"VOGLIO CERCARE DI VIVERE DI PASSIONE,
PER PASSIONE.
PENSARE IN GRANDE, VOLARE ALTO.
CREDERE NELL'IMPOSSIBILE."
Ok. Non mi chiamo Dante o Giotto. Ma attorno a me ho un sacco di persona eccezionali. E se lo sono loro, perchè non potremmo esserlo anche io o voi?
...dopo questo, torno ai miei libri...
Ma oggi che ho un attimo di respiro una cosa devo proprio dirla.
Lunedì sono stata ad una conferenza straordinaria sulla Cappella degli Scrovegni.
C'era un relatore fantastico, che ci ha tenuti incollati due ore, commentando tutta l'opera.
Sono rimasta affascinata, stupita e, ogni tanto (spesso, in effetti) commossa.
Giotto è stato geniale.
E il Professor Filippetti ha una cultura ed un carisma grandiosi. Lui, arrivato a Giotto dalla passione per Dante (è detto tutto)...:-)
Ho imparato sorridendo. Ed è stato fantastico.
Ma non volgio scrivere solo uno sproloquio pieno di elogi.
Quello che lunedì sera ho portato a casa è davvero molto importante. E voglio lasciarvelo come suggerimento.
Da lunedì sera mi ripeto questo ogni mattina:
"VOGLIO CERCARE DI VIVERE DI PASSIONE,
PER PASSIONE.
PENSARE IN GRANDE, VOLARE ALTO.
CREDERE NELL'IMPOSSIBILE."
Ok. Non mi chiamo Dante o Giotto. Ma attorno a me ho un sacco di persona eccezionali. E se lo sono loro, perchè non potremmo esserlo anche io o voi?
...dopo questo, torno ai miei libri...
Analisi grammaticale (EDIT 15.12.05: ehm... Analisi logica...)
Targhetta presente a lato del conducente sui filobus milanesi:
"E' vietato al conducente di parlare".
(Certo, perchè se i dipendenti ATM parlassero come scrivono sarebbe opportuno evitare...)
Qualcuno mi fa l'analisi grammaticale della frase?
Va beh che fa molto '800, come i sedili in legno, ma non esageriamo!
ERRATA CORRIGE: naturalmente intendevo "analisi logica", non grammaticale... Beh, scusate, ma ormai dovreste essere abituati ai miei refusi...
"E' vietato al conducente di parlare".
(Certo, perchè se i dipendenti ATM parlassero come scrivono sarebbe opportuno evitare...)
Qualcuno mi fa l'analisi grammaticale della frase?
Va beh che fa molto '800, come i sedili in legno, ma non esageriamo!
ERRATA CORRIGE: naturalmente intendevo "analisi logica", non grammaticale... Beh, scusate, ma ormai dovreste essere abituati ai miei refusi...
Tuesday, December 13, 2005
Parlare
Parlare = dal latino barbarico parabolare, dal latino classico parabola
Insomma,
le parole sono parabole tese tra le persone.
Saturday, December 10, 2005
Sfide alla salute
So che questo post susciterà un po' di discussione (lo spero) e magari qualche risentimento...
Che l'iniziativa di Bill Gates porti davvero qualcosa di buono? (a parte le banane che si conservano fuori dal frigo).
Per una volta vorrei essere fiduciosa... Ma qualcosa già non mi torna: perchè "Grande sfida ALLA salute"? Mah, spero sia un vizio di traduzione!
Che l'iniziativa di Bill Gates porti davvero qualcosa di buono? (a parte le banane che si conservano fuori dal frigo).
Per una volta vorrei essere fiduciosa... Ma qualcosa già non mi torna: perchè "Grande sfida ALLA salute"? Mah, spero sia un vizio di traduzione!
Friday, December 09, 2005
Qualcosa di enormemente interessante
"... per me non esiste una donna troppo brutta, ecco la mia regola! Secondo la mia regola, in ogni donna, che il diavolo mi porti, si può trovare qualcosa di enormemente interessante, qualcosa che non si trova in nessun'altra: ma bisogna saper trovare, ecco dov'è il busillis! Ci vuole un talento speciale!"
[Dostojeskji, I fratelli Karamazov]
...Eh, sì, bisogna avere talento!
"Knorr, innamorarsi in cucina"
Stasera ho cucinato il risotto più spettacolare da quando ho imparato a cucinare, cioè più o meno da sette anni a questa parte. :-)
Altro che buste precotte, altro che "Knorr, innamorarsi in cucina"!
Altro che buste precotte, altro che "Knorr, innamorarsi in cucina"!
Thursday, December 08, 2005
8 dicembre
Penso che per questo post il vostro interesse sarà quasi nullo. Dunque, potrei fare a meno di scriverlo. Ma si dà il caso che abbia voglia di scriverlo...
Come da tradizione, stasera ho dedicato un'ora e mezza del post cena per decorare l'albero di Natale e montare il presepe.
E' una cosa che mi piace un sacco, che mi fa tornare un po' bambina.
Mi impegno sempre parecchio. Niente di pretenzioso, sia chiaro. Tutto molto "casalingo", come il cielo del presepe fatto con la carta blu con le stelline dell'uovo di Pasqua della Perugina (in alternativa al più pirandelliano e professionale cielo in cartapesta). Non sta mai bene attaccata dentro il camino e spero sempre resista fino al 6 gennaio.
Ho anche una statuina a forma di cammello, con le zampe rotte che devo appoggiare a una delle pareti, se no mi casca... E perfino una renna. Non ho mai capito cosa c'entri la renna a Betlemme, ma tant'è... Nel mio presepe c'è spazio per tutto (nel limite della tradizione, si intende).
Un po' come sul mio albero, dove ci sono palline di vetro vecchissime (mamma mia, che numeri per non farle cadere) e mele rosse... Ma i miei preferiti sono i campanellini dorati con il fiocchetto di velluto rosso... Che suonano se li muovi o c'è vento (ovvio, in casa non c'è vento, ma se ci fosse...).
Insomma, proprio una bella serata... Con un po' di Enia in sottofondo... Certo, se avessi avuto qualcuno con cui farlo sarebbe stato ancora meglio. Quando ero piccola mi aiutavano i nonni... Ma non si può avere tutto...
Se mai avrò dei figli...
Come da tradizione, stasera ho dedicato un'ora e mezza del post cena per decorare l'albero di Natale e montare il presepe.
E' una cosa che mi piace un sacco, che mi fa tornare un po' bambina.
Mi impegno sempre parecchio. Niente di pretenzioso, sia chiaro. Tutto molto "casalingo", come il cielo del presepe fatto con la carta blu con le stelline dell'uovo di Pasqua della Perugina (in alternativa al più pirandelliano e professionale cielo in cartapesta). Non sta mai bene attaccata dentro il camino e spero sempre resista fino al 6 gennaio.
Ho anche una statuina a forma di cammello, con le zampe rotte che devo appoggiare a una delle pareti, se no mi casca... E perfino una renna. Non ho mai capito cosa c'entri la renna a Betlemme, ma tant'è... Nel mio presepe c'è spazio per tutto (nel limite della tradizione, si intende).
Un po' come sul mio albero, dove ci sono palline di vetro vecchissime (mamma mia, che numeri per non farle cadere) e mele rosse... Ma i miei preferiti sono i campanellini dorati con il fiocchetto di velluto rosso... Che suonano se li muovi o c'è vento (ovvio, in casa non c'è vento, ma se ci fosse...).
Insomma, proprio una bella serata... Con un po' di Enia in sottofondo... Certo, se avessi avuto qualcuno con cui farlo sarebbe stato ancora meglio. Quando ero piccola mi aiutavano i nonni... Ma non si può avere tutto...
Se mai avrò dei figli...
Entrapment
sto guardando "Entrapment". Film piacevole.
Penso che Chatrine Zeta Jonhes sia la più bella attrice di Holliwood. E' sensuale anche con un accppatoio da uomo.
Però tra lei e Sean Connery, mi spiace, devo ammettere che il film non lo guardo per la protagonista femminile. ;-)
Penso che Chatrine Zeta Jonhes sia la più bella attrice di Holliwood. E' sensuale anche con un accppatoio da uomo.
Però tra lei e Sean Connery, mi spiace, devo ammettere che il film non lo guardo per la protagonista femminile. ;-)
E' un grande!
Questo trentenne ha passato metà della sua vita davanti ad un'orchestra... E non come spettatore!
Da vedere
LUNEDI’ 12 DICEMBRE 2005
ORE 18 – AULA SAN RAFFAELE
In preparazione al Natale abbiamo pensato di offrire un momento particolare proponendo un percorso contemplativo che verrà guidato dal prof. ROBERTO FILIPPETTI, studioso di arte e di letteratura.
Egli ci inviterà a contemplare la Bellezza, in questo nostro tempo così drammatico, attraverso la visione degli affreschi di Giotto - Cappella degli Scrovegni di Padova, mediante video proiezione (“explorer navigation”).
Il primo gesto che, quasi istintivamente, compie chi varca il portale d’ingresso della Cappella è alzare gli occhi, calamitati dall’azzurro del cielo: Giotto ci strappa dalla distrazione, ci ricorda che la natura umana consiste in un cuore affamato e assetato. Si chiama “de-siderio”: sete di stelle, tensione verso il cielo della felicità.
Vi attendo numerosi, non dimentichi che
“La bellezza salverà il mondo” ( Dostoevskij).
NOTE
La Cappella degli Scrovegni di Padova, affrescata da Giotto, e recentemente restaurata, è unanimemente riconosciuta – accanto alla Divina Commedia di Dante – come l’espressione più alta dell’arte medievale.
Nella presentazione viene mostrato tutto il ciclo di affreschi di Giotto nei quattro registri, consentendo quello sguardo panoramico – dapprima sintetico poi analitico, con zoom sui particolari anche più minuti – che non è più possibile, nella Cappella patavina, a motivo del brevissimo tempo di visita (13 minuti!).
* Attraverso l’EXPLORER NAVIGATION l’occhio può pacatamente stare sui dodici dipinti del registro alto, con le storie dell’Immacolata Concezione di Maria, della sua Nascita e Presentazione al tempio, delle nozze con Giuseppe.
* Può quindi contemplare il grande Angelus dell’arco trionfale. Il giorno della prima dedicazione della Cappella è il 25 marzo 1303; il giorno della seconda dedicazione a “Santa Maria Annunciata, della Carità all’Arena”, ad affreschi ultimati, è il 25 marzo 1305 (dunque 700 anni fa!), festa dell’Annunciazione, nonché (cosa molto eloquente) giorno di capodanno in tanti comuni medievali.
* Secondo registro: infanzia e vita pubblica di Gesù, in dodici affreschi.
* Terzo registro: in altri dodici affreschi l’apice della Redenzione, con la Passione, Morte, Resurrezione, Ascensione e infine la Pentecoste.
* Zoccolo monocromo: le personificazioni delle sette virtù e dei sette opposti vizi, che conducono rispettivamente al Paradiso e all’Inferno del grande Giudizio universale dipinto nella controfacciata.
Letta tutta la storia da un capo all’altro, lo sguardo può iniziare un’avvincente “ri-lettura”: le corrispondenze verticali e frontali; le tante triplette; la partecipazione del mondo minerale, vegetale, animale e delle stesse architetture, all’Avvenimento; l’intensità parlante degli sguardi…
Un viaggio reso affascinante dal racconto del prof. Roberto Filippetti, un uomo che per più di vent’anni ha fatto amare questi dipinti a migliaia di amici.
Il prof. Roberto Filippetti, studioso d’arte e letteratura, ha pubblicato una ventina di volumi, a partire dalla monografia Ungaretti homo viator; del 1983. Si è occupato di Leopardi, Manzoni, Pascoli, Montale.
Questi i lavori più recenti editi e distribuiti da Itaca (www.itacalibri.it): un saggio, del 1997, con Prefazione di Elio Gioanola, e che s’intitola Pirandello narratore e poeta. Ragione e mistero; i tre volumi, del 2000 (seconda edizione, ampliata, 2002), Il per-corso e i percorsi (schede di revisione di Letteratura italiana ed europea, rispettivamente per la III, la IV e la V superiore); L’Avvenimento secondo Giotto, catalogo della mostra itinerante sulla Cappella degli Scrovegni, di cui Filippetti è ideatore e curatore (la seconda edizione, dell’aprile 2002, in cinque lingue, presenta tutte le riproduzioni degli affreschi di Giotto dopo i restauri); Il Vangelo secondo Giotto, del dicembre 2002, concepito come racconto della Cappella degli Scrovegni ai ragazzi; Fiabe d’identità, dell’agosto 2003.
E’ fra gli estensori dei commenti alla Divina Commedia di Dante Alighieri, Rizzoli BUR, 2001. Del luglio 2002 è il volume su Antonio di Padova (l’iconografia del Santo, da Giotto a Tiziano), edito da Il Groppolo.
Dell’aprile 2005 è Caravaggio l’urlo e la luce. Una storia in cinque stanze.
E’ stato chiamato a tenere conferenze di arte e letteratura nelle università di Bologna, Venezia, Padova, Bergamo, Milano (Cattolica, Statale e Bocconi), Palermo, Bari, Trieste, Sassari, Torino.
Ha tenuto cicli di conversazioni in Austria (Innsbruck), Svizzera (Lugano e Bellinzona), Paraguay (Asunciòn, Encarnaciòn, Ciudad de l’Este); a Lima, in Perù, ha tenuto lezioni magistrali presso la Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas, presso l’Università Cattolica Sedes Sapientiae e presso il “Museo del Arte Italiano”.
E’ stato cooptato quale relatore per corsi di aggiornamento da IRRE Sicilia e Lombardia
Dal settembre 2002 ha ottenuto, per conto dell’Associazione DIESSE – Didattica e Innovazione Scolastica – di Milano, il Comando dal Ministero della Pubblica Istruzione e dell’Università, su un progetto di didattica e motivazione allo studio; il Comando è stato confermato per gli anni scolastici 2003/04 e 2004/05.
ORE 18 – AULA SAN RAFFAELE
In preparazione al Natale abbiamo pensato di offrire un momento particolare proponendo un percorso contemplativo che verrà guidato dal prof. ROBERTO FILIPPETTI, studioso di arte e di letteratura.
Egli ci inviterà a contemplare la Bellezza, in questo nostro tempo così drammatico, attraverso la visione degli affreschi di Giotto - Cappella degli Scrovegni di Padova, mediante video proiezione (“explorer navigation”).
Il primo gesto che, quasi istintivamente, compie chi varca il portale d’ingresso della Cappella è alzare gli occhi, calamitati dall’azzurro del cielo: Giotto ci strappa dalla distrazione, ci ricorda che la natura umana consiste in un cuore affamato e assetato. Si chiama “de-siderio”: sete di stelle, tensione verso il cielo della felicità.
Vi attendo numerosi, non dimentichi che
“La bellezza salverà il mondo” ( Dostoevskij).
NOTE
La Cappella degli Scrovegni di Padova, affrescata da Giotto, e recentemente restaurata, è unanimemente riconosciuta – accanto alla Divina Commedia di Dante – come l’espressione più alta dell’arte medievale.
Nella presentazione viene mostrato tutto il ciclo di affreschi di Giotto nei quattro registri, consentendo quello sguardo panoramico – dapprima sintetico poi analitico, con zoom sui particolari anche più minuti – che non è più possibile, nella Cappella patavina, a motivo del brevissimo tempo di visita (13 minuti!).
* Attraverso l’EXPLORER NAVIGATION l’occhio può pacatamente stare sui dodici dipinti del registro alto, con le storie dell’Immacolata Concezione di Maria, della sua Nascita e Presentazione al tempio, delle nozze con Giuseppe.
* Può quindi contemplare il grande Angelus dell’arco trionfale. Il giorno della prima dedicazione della Cappella è il 25 marzo 1303; il giorno della seconda dedicazione a “Santa Maria Annunciata, della Carità all’Arena”, ad affreschi ultimati, è il 25 marzo 1305 (dunque 700 anni fa!), festa dell’Annunciazione, nonché (cosa molto eloquente) giorno di capodanno in tanti comuni medievali.
* Secondo registro: infanzia e vita pubblica di Gesù, in dodici affreschi.
* Terzo registro: in altri dodici affreschi l’apice della Redenzione, con la Passione, Morte, Resurrezione, Ascensione e infine la Pentecoste.
* Zoccolo monocromo: le personificazioni delle sette virtù e dei sette opposti vizi, che conducono rispettivamente al Paradiso e all’Inferno del grande Giudizio universale dipinto nella controfacciata.
Letta tutta la storia da un capo all’altro, lo sguardo può iniziare un’avvincente “ri-lettura”: le corrispondenze verticali e frontali; le tante triplette; la partecipazione del mondo minerale, vegetale, animale e delle stesse architetture, all’Avvenimento; l’intensità parlante degli sguardi…
Un viaggio reso affascinante dal racconto del prof. Roberto Filippetti, un uomo che per più di vent’anni ha fatto amare questi dipinti a migliaia di amici.
Il prof. Roberto Filippetti, studioso d’arte e letteratura, ha pubblicato una ventina di volumi, a partire dalla monografia Ungaretti homo viator; del 1983. Si è occupato di Leopardi, Manzoni, Pascoli, Montale.
Questi i lavori più recenti editi e distribuiti da Itaca (www.itacalibri.it): un saggio, del 1997, con Prefazione di Elio Gioanola, e che s’intitola Pirandello narratore e poeta. Ragione e mistero; i tre volumi, del 2000 (seconda edizione, ampliata, 2002), Il per-corso e i percorsi (schede di revisione di Letteratura italiana ed europea, rispettivamente per la III, la IV e la V superiore); L’Avvenimento secondo Giotto, catalogo della mostra itinerante sulla Cappella degli Scrovegni, di cui Filippetti è ideatore e curatore (la seconda edizione, dell’aprile 2002, in cinque lingue, presenta tutte le riproduzioni degli affreschi di Giotto dopo i restauri); Il Vangelo secondo Giotto, del dicembre 2002, concepito come racconto della Cappella degli Scrovegni ai ragazzi; Fiabe d’identità, dell’agosto 2003.
E’ fra gli estensori dei commenti alla Divina Commedia di Dante Alighieri, Rizzoli BUR, 2001. Del luglio 2002 è il volume su Antonio di Padova (l’iconografia del Santo, da Giotto a Tiziano), edito da Il Groppolo.
Dell’aprile 2005 è Caravaggio l’urlo e la luce. Una storia in cinque stanze.
E’ stato chiamato a tenere conferenze di arte e letteratura nelle università di Bologna, Venezia, Padova, Bergamo, Milano (Cattolica, Statale e Bocconi), Palermo, Bari, Trieste, Sassari, Torino.
Ha tenuto cicli di conversazioni in Austria (Innsbruck), Svizzera (Lugano e Bellinzona), Paraguay (Asunciòn, Encarnaciòn, Ciudad de l’Este); a Lima, in Perù, ha tenuto lezioni magistrali presso la Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas, presso l’Università Cattolica Sedes Sapientiae e presso il “Museo del Arte Italiano”.
E’ stato cooptato quale relatore per corsi di aggiornamento da IRRE Sicilia e Lombardia
Dal settembre 2002 ha ottenuto, per conto dell’Associazione DIESSE – Didattica e Innovazione Scolastica – di Milano, il Comando dal Ministero della Pubblica Istruzione e dell’Università, su un progetto di didattica e motivazione allo studio; il Comando è stato confermato per gli anni scolastici 2003/04 e 2004/05.
Il Padrino
E' con immensa soddisfazione che annuncio ufficialmente la mia uscita dal "limbo dell'ignoranza" circa Coppola ed uno dei film più spettacolari che abbia diretto: Il Padrino.
L'ho guardato ieri sera, dal mio PB appoggiato sul comodino, io sdraiata sul letto...
ok, ogni tanto la stanchezza ha preso il sopravvento, qualche scena l'ho anche persa (un motivo per rivederlo).
Però è stata una delle migliori pellicole che mi sia capitata di vedere negli ultimi dieci anni (prima guardavo praticamente solo cartoni della Disney).
Ha un'atnmosfera eccezionale (IMHO). Sembra di respirare l'odore di fumo e di cuoio delle poltrone e sentire caldo o freddo a seconda della stagione.
E poi anche le scene più dure sono, in un certo senso, dosate, misurate... necessarie.
Le mie preferite sono:
a. Quella in ospedale, Michael al letto del padre, quando dice: "non sei più solo";
b. La scena finale, dove Kay guarda il marito prima che si chiuda la porta;
c. Quella in cui Michael recita il credo durante il Battesimo del nipote...
Quest'ultima è una genialata...
Davvero soddisfatta... e meno male che posso vedere anche il seguito, prima o poi!
L'ho guardato ieri sera, dal mio PB appoggiato sul comodino, io sdraiata sul letto...
ok, ogni tanto la stanchezza ha preso il sopravvento, qualche scena l'ho anche persa (un motivo per rivederlo).
Però è stata una delle migliori pellicole che mi sia capitata di vedere negli ultimi dieci anni (prima guardavo praticamente solo cartoni della Disney).
Ha un'atnmosfera eccezionale (IMHO). Sembra di respirare l'odore di fumo e di cuoio delle poltrone e sentire caldo o freddo a seconda della stagione.
E poi anche le scene più dure sono, in un certo senso, dosate, misurate... necessarie.
Le mie preferite sono:
a. Quella in ospedale, Michael al letto del padre, quando dice: "non sei più solo";
b. La scena finale, dove Kay guarda il marito prima che si chiuda la porta;
c. Quella in cui Michael recita il credo durante il Battesimo del nipote...
Quest'ultima è una genialata...
Davvero soddisfatta... e meno male che posso vedere anche il seguito, prima o poi!
Addio dd
...era da un po' che girava la voce... Oggi l'hanno detto pure al TG, anche se non sono riuscita a carpire molte informazioni.
Beh, in sostanza, da domani niente più double deckers a Londra.
Il vecchio due piani della capitale verrà sostituito da più moderni e funzionali autobus.
Non è che sia una notizia così rilevante.
Ma mi ha fatto pensare almeno due cose.
Primo, a come sarebbe Milano senza i vecchi filobus... Forse un po' più triste... Io li preferisco alla metro ed ai tram moderni...
Certo, forse perchè ho due gambe funzionanti e non ho particolari problemi di deambulazione.
Secondo, lo sapevo che sarei dovuta andare a Londra in questo ponte: ogni lasciata è persa!
Monday, December 05, 2005
Dostoevskij
Dostoevskij è una scoperta piacevolissima: mi sta prendendo tantissimo... Quasi un'esigenza!
Penso che presto riuscirò ad esprimere un giudizio su "I Fratelli Karamazov".
Ora corro a leggere!
Penso che presto riuscirò ad esprimere un giudizio su "I Fratelli Karamazov".
Ora corro a leggere!
Regali di Natale
Beh, visto che ormai sento pienamente il clima natalizio, tocchiamo un tasto dolente...
REGALI di Natale...
Ogni anno si ripresenta il "problema"... E man mano che il tempo passa si hanno smepre meno idee... Non credete?
Dunque, la mia filosofia per quest'anno (un po' per tutti gli anni, in verità) si riassumerà nel celeberrimo detto: "è il pensiero che conta".
Non voglio dire che comprerò solo regalini banalucci ed economici (beh, forse economici non lo scarterei a priori!), ma regali "pensati"...
E' il pensiero che conta... Cioè è il tempo che si "spende" per il regalo a renderlo significativo... (Lo diceva un po' anche Marx a pensarci bene...)
E allora quest'anno gioco di anticipo: visto che domani scendo e salgo da Milano in giornata e non avrei comunque molto tempo da dedicare allo studio,
... ecco una lista di cose che urge acquistare...
1. Bigliettini e carta da lettere, buste, penne e tutto l'occorrente per la parte più importante: il messaggio d'auguri;
2. Carta da pacchi, nastri, fiocchi, sacchettini, così quest'anno mi specializzo in imballaggi... (ho già cominciato a fare pratica qualche mese fa);
3. Regalo per la mami, già deciso;
4. Regalo per il papi (non so ancora bene, punterei sulla tecnologia...)
...e una lista di cose da meditare (ma questa ve la risparmio)...
Beh, per il momento direi che è sufficiente...
Vedremo come va!
REGALI di Natale...
Ogni anno si ripresenta il "problema"... E man mano che il tempo passa si hanno smepre meno idee... Non credete?
Dunque, la mia filosofia per quest'anno (un po' per tutti gli anni, in verità) si riassumerà nel celeberrimo detto: "è il pensiero che conta".
Non voglio dire che comprerò solo regalini banalucci ed economici (beh, forse economici non lo scarterei a priori!), ma regali "pensati"...
E' il pensiero che conta... Cioè è il tempo che si "spende" per il regalo a renderlo significativo... (Lo diceva un po' anche Marx a pensarci bene...)
E allora quest'anno gioco di anticipo: visto che domani scendo e salgo da Milano in giornata e non avrei comunque molto tempo da dedicare allo studio,
... ecco una lista di cose che urge acquistare...
1. Bigliettini e carta da lettere, buste, penne e tutto l'occorrente per la parte più importante: il messaggio d'auguri;
2. Carta da pacchi, nastri, fiocchi, sacchettini, così quest'anno mi specializzo in imballaggi... (ho già cominciato a fare pratica qualche mese fa);
3. Regalo per la mami, già deciso;
4. Regalo per il papi (non so ancora bene, punterei sulla tecnologia...)
...e una lista di cose da meditare (ma questa ve la risparmio)...
Beh, per il momento direi che è sufficiente...
Vedremo come va!
Sunday, December 04, 2005
Xmas Countdown
Se siete come me, che morite dalla voglia che arrivi Natale (per i motivi più svariati), che non state più nella pelle, che contate giorni, ore, minuti e secondi che vi separano dalla mezzanotte del 24 dicembre...
Insomma,
IF YOU CAN'T WAIT FOR XMAS ANY LONGER...
Beh, ogni tanto passate dal mio blog, clickate il link in alto e tenetevi sempre aggiornati...
(Lo so, è un po' una pacchianata, ma ho i miei buoni motivi... Li ho sempre avuti, ho cercato di mantenerli, ne ho trovati di nuovi...Specialmente da quest'anno...)
Insomma,
IF YOU CAN'T WAIT FOR XMAS ANY LONGER...
Beh, ogni tanto passate dal mio blog, clickate il link in alto e tenetevi sempre aggiornati...
(Lo so, è un po' una pacchianata, ma ho i miei buoni motivi... Li ho sempre avuti, ho cercato di mantenerli, ne ho trovati di nuovi...Specialmente da quest'anno...)
Review
Ho ascoltato qualche pezzo di Amarantine, il nuovo album di Enya...
Che dire, non si smentisce mai.
Non che abbia mai sentito un suo CD dall'inizio alla fine, ma lo stile è quello di sempre. E chi glielo farebbe fare di cambiare? In fondo ha sempre goduto di un certo successo, almeno un successo duraturo...
Beh, però ogni tanto una variazione sul tema potrebbe concederla...
Insomma, album bello, ma un po' monotono.
Non che me ne intenda molto, ma le parti strumentali mi piacciono. La sua voce è molto sensuale.
Direi un CD molto natalizio... Di quelli che creano l'atmosfera.
Ottimo per studiare anatomia anche. Ma le varianti potrebbero essere molteplici: vasca da bagno, schiuma e candele, piuttosto che camino, cioccolata, libro impegnato...
Pezzi versatili.
A parte quelli in latino... La pronuncia inglese del latino mi dà un po' sui nervi!
Ecco la mia hit parade (in progress) personale:
1. Amarantine: testo molto bello. Dolce. Ottimi gli archi, prendono praticamente più della parte vocale. Poi quest'idea che l'amore sia come un fiore che non sfiorisce, per di più di quel bel colore è molto romantica... e natalizia.
You know when you give your love away
It opens your heart,
Everything is new.
And you know time will always find a way
To let your heart believe it´s true.
You know love is everything you say;
A whisper, a word,
Promises you give.
You feel it in the heartbeat of the day.
You know this is the way love is.
[Chorus:]
Amarantine...
Amarantine...
Amarantine...
Love is.
Love is.
Love...
You know love may sometimes make you cry,
So let the tears go,
They will flow away,
For you know love will always let you fly
...How far a heart can fly away!
[Chorus]
You know when love´s shining in your eyes
It may be the stars
Fallen from above.
And you know love is with you when you rise,
For night and day belong to love.
2. Its in the rain: c.s. bel testo, srumenti ok. In pù, il ritonello ti entra subito in testa.
3. the falling snow: è carina se si immagina la situazione... e se si ha l'occasione di ricrearla, a modo vostro.
How I remember sleepless nights
When we would read by candlelight,
And on the windowpane outside
A new world made of snow;
A million feathers falling down,
A million stars that touch the ground,
So many secrets to be found
Amid the falling snow.
Maybe I am falling down.
Tell me should I touch the ground?
Maybe I won´t make a sound
In the darkness all around.
The silence of a winter´s night
Brings memories I hold inside;
Remembering a blue moonlight
Upon the fallen snow.
Maybe I am falling down.
Tell me should I touch the ground?
Maybe I won´t make sound
In the darkness all around.
I close my window to the night.
I leave the sky her tears of white.
And all is lit by candlelight
Amid the falling snow.
Beh, in conclusione, ha fatto bene a farlo uscire in questo periodo!
Che dire, non si smentisce mai.
Non che abbia mai sentito un suo CD dall'inizio alla fine, ma lo stile è quello di sempre. E chi glielo farebbe fare di cambiare? In fondo ha sempre goduto di un certo successo, almeno un successo duraturo...
Beh, però ogni tanto una variazione sul tema potrebbe concederla...
Insomma, album bello, ma un po' monotono.
Non che me ne intenda molto, ma le parti strumentali mi piacciono. La sua voce è molto sensuale.
Direi un CD molto natalizio... Di quelli che creano l'atmosfera.
Ottimo per studiare anatomia anche. Ma le varianti potrebbero essere molteplici: vasca da bagno, schiuma e candele, piuttosto che camino, cioccolata, libro impegnato...
Pezzi versatili.
A parte quelli in latino... La pronuncia inglese del latino mi dà un po' sui nervi!
Ecco la mia hit parade (in progress) personale:
1. Amarantine: testo molto bello. Dolce. Ottimi gli archi, prendono praticamente più della parte vocale. Poi quest'idea che l'amore sia come un fiore che non sfiorisce, per di più di quel bel colore è molto romantica... e natalizia.
You know when you give your love away
It opens your heart,
Everything is new.
And you know time will always find a way
To let your heart believe it´s true.
You know love is everything you say;
A whisper, a word,
Promises you give.
You feel it in the heartbeat of the day.
You know this is the way love is.
[Chorus:]
Amarantine...
Amarantine...
Amarantine...
Love is.
Love is.
Love...
You know love may sometimes make you cry,
So let the tears go,
They will flow away,
For you know love will always let you fly
...How far a heart can fly away!
[Chorus]
You know when love´s shining in your eyes
It may be the stars
Fallen from above.
And you know love is with you when you rise,
For night and day belong to love.
2. Its in the rain: c.s. bel testo, srumenti ok. In pù, il ritonello ti entra subito in testa.
3. the falling snow: è carina se si immagina la situazione... e se si ha l'occasione di ricrearla, a modo vostro.
How I remember sleepless nights
When we would read by candlelight,
And on the windowpane outside
A new world made of snow;
A million feathers falling down,
A million stars that touch the ground,
So many secrets to be found
Amid the falling snow.
Maybe I am falling down.
Tell me should I touch the ground?
Maybe I won´t make a sound
In the darkness all around.
The silence of a winter´s night
Brings memories I hold inside;
Remembering a blue moonlight
Upon the fallen snow.
Maybe I am falling down.
Tell me should I touch the ground?
Maybe I won´t make sound
In the darkness all around.
I close my window to the night.
I leave the sky her tears of white.
And all is lit by candlelight
Amid the falling snow.
Beh, in conclusione, ha fatto bene a farlo uscire in questo periodo!
Buon viaggio Marta!
Sperando che in questi giorni di preparativi non sia così impegnata da non avere il tempo di leggere, auguro un meraviglioso viaggio alla nostra amica Martella.
Non dubito che ti innamorerai di NYC, soprattutto in versione natalizia...
Aspettiamo impazienti un sacco di posts (nonchè una "serata-diario", una cartolina, un regalino, qualche dolce tipico...and so on...).
See you soon!
Non dubito che ti innamorerai di NYC, soprattutto in versione natalizia...
Aspettiamo impazienti un sacco di posts (nonchè una "serata-diario", una cartolina, un regalino, qualche dolce tipico...and so on...).
See you soon!
Saturday, December 03, 2005
Abitudini
Questo è, più o meno, quello che vedevo oggi mentre guidavo sulla sponda destra del Sesia, tipo all'altezza di Aranco (più o meno, perchè mica potevo scendere a scattare una foto, visto che non avrei saputo con che cosa farlo!)...
beh, forse in vivo è ancora più bello...
Guidare al tramonto verso le Alpi è una delle cose che non smetterei mai di fare!
Friday, December 02, 2005
ONLY TIME - Enya -
A proposito di Enya, "ascoltate" cosa mi è ricapitsato tra le mani...
Who can say where the road goes,
Where the day flows?
Only time...
And who can say if your love grows,
As your heart chose?
Only time...
(interlude - no lyrics)
Who can say why your heart sighs,
As your love flies?
Only time...
And who can say why your heart cries,
When your love dies?
Only time...
(interlude - no lyrics)
Who can say when the roads meet,
That love might be,
In your heart.
And who can say when the day sleeps,
If the night keeps all your heart?
Night keeps all your heart...
(long interlude - no lyrics)
Who can say if your love grows,
As your heart chose?
Only time...
And who can say where the road goes,
Where the day flows?
Only time...
Who knows?
Only time...
Who knows?
Only time...
AMARANTINE - Enya -
21.11.2005: esce l'album "Amarantine" di Enya.
Ora vado ad ascolatrmerlo... So già che mi piacerà parecchio, ma non mi posso pronunciare troppo presto...
(P.S.: ma che official site bello!)
Ora vado ad ascolatrmerlo... So già che mi piacerà parecchio, ma non mi posso pronunciare troppo presto...
(P.S.: ma che official site bello!)
I Fratelli Karamazov
"In questo suo affidarsi a Cristo, lo scrittore russo delinea una visione della storia oltre che la soluzione alle infinite domande sull'esistenza di Dio che percorrono il suo secolo.
In altri termini, egli non cerca dimostrazioni o negazioni, ma sceglie l'incarnazione di Dio".
[A. Torno, dall'introduzione a "I Fratelli Karamazov"]
In altri termini, egli non cerca dimostrazioni o negazioni, ma sceglie l'incarnazione di Dio".
[A. Torno, dall'introduzione a "I Fratelli Karamazov"]
30 novembre
Serata eccezionale.
Programma:
18,30: ritrovo con Marta e Lara in Duomo (eravamo un pochino in ritardo tutte e tre, ma è fisiologico per tre studentesse -di sesso femminile, soprattutto- a Milano);
19,00: cena in Autogrill. Crepes e cioccolata... Non ce la facciamo a stare a dieta, vero?
20,00 - 20,30: battiamo i denti dal freddo, aspettando Ceci a Cairoli... E non smettiamo un minuto di parlare...
20,45: entriamo a teatro.
21,00: inizia la conferenza (il vero motivo dell'uscita) "La Verità e Cristo in Dostoevskij". Relatori: Giovanni Reale, Massimo Cacciari, Amando Torno et al.
23,00: la sottoscritta cerca un bancomat per prelevare ed acquistare un libro da 30 euro pagabili SOLO in contqanti;
23,15: Ceci vuole un gelato. Ma ti pare che il 1 dicembre, momenti, le gelaterie stanno aperte per noi?
24,00: prendiamo un comodimissimo radiobus, prenotato da Marta. Giro turistico per Milano by night. Autista gentilissimo. Molte risate.ù
Che dire?
A. Grazie alle mie compagne di sortita, per la fantastica serata. Dovremmo attivarci per moltiplicare le occasioni di uscita... In fondo abbiamo vent'anni (su per giù) e viviamo a Milano. Eccellente binomio.ù
B. Conferenza eccezionale. Non c'era da stupirsi, visti i relatori. Ma, soprattutto, Dostoievskij (uno sconosciuto per me) è stata una vera rivelazione. Attualissimo. Sconvolgente. Mica per niente mi sto dedicando alle 1000 pagine (che diventano 2000 se contiamo il testo in cirillico a fronte) dei "Frateli karamazov"...
Vi farò presto sapere l'esito dell'impresa!
Alla prossima...
Programma:
18,30: ritrovo con Marta e Lara in Duomo (eravamo un pochino in ritardo tutte e tre, ma è fisiologico per tre studentesse -di sesso femminile, soprattutto- a Milano);
19,00: cena in Autogrill. Crepes e cioccolata... Non ce la facciamo a stare a dieta, vero?
20,00 - 20,30: battiamo i denti dal freddo, aspettando Ceci a Cairoli... E non smettiamo un minuto di parlare...
20,45: entriamo a teatro.
21,00: inizia la conferenza (il vero motivo dell'uscita) "La Verità e Cristo in Dostoevskij". Relatori: Giovanni Reale, Massimo Cacciari, Amando Torno et al.
23,00: la sottoscritta cerca un bancomat per prelevare ed acquistare un libro da 30 euro pagabili SOLO in contqanti;
23,15: Ceci vuole un gelato. Ma ti pare che il 1 dicembre, momenti, le gelaterie stanno aperte per noi?
24,00: prendiamo un comodimissimo radiobus, prenotato da Marta. Giro turistico per Milano by night. Autista gentilissimo. Molte risate.ù
Che dire?
A. Grazie alle mie compagne di sortita, per la fantastica serata. Dovremmo attivarci per moltiplicare le occasioni di uscita... In fondo abbiamo vent'anni (su per giù) e viviamo a Milano. Eccellente binomio.ù
B. Conferenza eccezionale. Non c'era da stupirsi, visti i relatori. Ma, soprattutto, Dostoievskij (uno sconosciuto per me) è stata una vera rivelazione. Attualissimo. Sconvolgente. Mica per niente mi sto dedicando alle 1000 pagine (che diventano 2000 se contiamo il testo in cirillico a fronte) dei "Frateli karamazov"...
Vi farò presto sapere l'esito dell'impresa!
Alla prossima...
iPod con dedica
E' un'idea carina...
Ma se la vostra storia durasse meno dell'iPod (come, forse, è plausibile)?!?
I casi sono tre (escludendo la possibilità di limare l'incisione, ovviamente).
A. Se non siete troppo sensibili, ignorate la dedica o, se siete fortunati e siete rimasti buoni amici con il/la vs ex, la considerate un gesto di amicizia.
B. Se la storia dura ancora qualche annetto, magari sarà l'ora di cambiare l'iPod.
C. Usate la dedica come un pretesto per riprovarci.
Non so se mi piacerebbe davvero un iPod con dedica... Forse lo preferisco più tradizionale. Ma probabilmente dico così solo perchè non riesco ad immaginare che qualcuno potrebbe regalarmelo...
Ma, in fin dei conti, nessuno mi impedisce di comprarmelo ugualmente con una dedica...
Beh, sì, in effetti, un pochino squallido mi sembra...
Boh, a questo punto non mi resta che scrivere a Babbo Natale!
Ma se la vostra storia durasse meno dell'iPod (come, forse, è plausibile)?!?
I casi sono tre (escludendo la possibilità di limare l'incisione, ovviamente).
A. Se non siete troppo sensibili, ignorate la dedica o, se siete fortunati e siete rimasti buoni amici con il/la vs ex, la considerate un gesto di amicizia.
B. Se la storia dura ancora qualche annetto, magari sarà l'ora di cambiare l'iPod.
C. Usate la dedica come un pretesto per riprovarci.
Non so se mi piacerebbe davvero un iPod con dedica... Forse lo preferisco più tradizionale. Ma probabilmente dico così solo perchè non riesco ad immaginare che qualcuno potrebbe regalarmelo...
Ma, in fin dei conti, nessuno mi impedisce di comprarmelo ugualmente con una dedica...
Beh, sì, in effetti, un pochino squallido mi sembra...
Boh, a questo punto non mi resta che scrivere a Babbo Natale!